Rimozione di pericoli ma anche di barriere architettoniche. AMG Energia avvia da Mondello un intervento per eliminare la presenza di doppi pali di pubblica illuminazione lì dove il Comune di Palermo ha rinnovato gli impianti con appalti che hanno utilizzato fondi PON Metro (ex fondi Fas).
Le attività, avviate da viale Margherita di Savoia, altezza via Monte Ercta, proseguiranno in direzione di piazza Valdesi, verso il lungomare. Ad effettuale è la società con propri fondi e su iniziativa del Consiglio d’amministrazione. Riguarderanno, in particolare, la fascia costiera, la zona di Valdesi-Mondello, quella dell’Addaura, la zona Arenella-Vergine Maria, ma anche, successivamente, il quartiere Oreto-Stazione. Si tratta di zone nelle quali sono stati consegnati nuovi impianti di illuminazione; dunque i nuovi pali convivono impropriamente con quelli vecchi, ormai obsoleti e disattivati.
Nella zona di Valdesi-Mondello e della fascia costiera che abbraccia anche il lungomare Cristoforo Colombo, dunque opereranno più squadre. Si procederà a rimuovere oltre un migliaio di sostegni, mentre l’intervento complessivamente riguarderà circa tremila pali.
“Abbiamo ritenuto opportuno iniziare l’attività dalla zona della costa e, in particolare, da Mondello, perché in questo momento è molto frequentata e dunque la presenza di sostegni in eccesso, alcuni dei quali interessati da fenomeni di corrosione nella sezione di incastro, costituisce un pericolo ma rappresenta pure una barriera architettonica diffusa“. A spiegarlo è il vicepresidente, Domenico Macchiarella.
“Si tratta di centri luminosi che appartengono a vecchi impianti – aggiunge -. La doppia palificazione riduce lo spazio sui marciapiedi e rende spesso impossibile il transito, soprattutto dei passeggini o delle carrozzine dei disabili. Completeremo la rimozione anche degli impianti del lungomare dell’Addaura e del relativo cavo aereo fascettato che, tra l’altro, deturpa non poco il paesaggio“.
“Della realizzazione di questi nuovi impianti non si è occupata AMG Energia – continua il vicepresidente – ma va comunque rilevato che l’attività di dismissione dei vecchi pali avrebbe potuto essere prevista nei capitolati degli affidamenti. Inoltre, le economie d’appalto e i ribassi di gara, che non sono stati irrilevanti, potevano essere oggetto di una perizia di variante non solo per la rimozione dei vecchi sostegni ma anche per l’eventuale ampliamento degli impianti stessi. Speriamo, per il futuro, in un più efficiente utilizzo delle risorse”.
“É auspicabile – conclude Macchiarella – che accanto alle attività di rimozione dei vecchi impianti si affianchino, promosse dal Comune, iniziative volte alla verifica periodica della staticità di tutti i sostegni della rete cittadina e, conseguentemente, interventi di messa in sicurezza dei centri luminosi che presentano particolari criticità”.