Impagnatiello davanti al Gip: “Ho ucciso Giulia senza un perché, nessuna rabbia o vendetta”
Alessandro Impagnatiello ha ucciso la compagna, Giulia Tramontano, incinta di 7 mesi, senza un motivo. A dichiararlo è lui stesso durante l’interrogatorio di garanzia davanti al Gip. “Nessuna vendetta o rabbia. Ho ucciso Giulia senza un perché”.
Oggi la Polizia scientifica tornerà nell’appartamento che l’uomo condivideva con la vittima. Il barman 30enne continua a ripetere di aver fatto tutto da solo ma gli inquirenti hanno il dubbio che possa esser aiutato da qualcuno.
L’interrogatorio: “Perché ha ucciso Giulia?”
Il Corriere della Sera ricostruisce parte dell’interrogatorio dell’assassino di Senago. “Perché ha ucciso Giulia?”, la risposta: “L’ho deciso senza un motivo. La situazione era per me, mi passi il termine, stressante. Questa è l’unica cosa che posso dire. Ma non c’era un reale motivo“. Per questo uccide Giulia, incinta di sette mese del piccolo Thiago, con un coltello da cucina. “Il più piccolo, con il manico nero e la lama in acciaio di circa sei centimetri”. Quindi lo ripulisce e lo poggia su un ceppo posto sopra il forno della cucina.
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Dopo averla uccisa, sposta il cadavere della ragazza nella vasca da bagno, dove tenta di bruciarlo. Poi ci rinuncia, spostando il corpo dal bagno al box-cantina. Da lì, con l’automobile l’ha poi portato in via Monte Rosa, dove lo ha nascosto in un’intercapedine del box fino alla sua confessione di mercoledì scorso.
Il macabro racconto di Impagnatiello verrà ovviamente riscontrato grazie alle immagini delle telecamere in zona, che riprendono l’uomo più volte la sera dell’omicidio con un qualcosa che tiene tra le braccia. Probabilmente un lenzuolo bianco con cui ha cercato di coprire il corpo.
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