Un imprenditore agricolo di Palazzolo Acreide, vittima di richieste di denaro da parte dei suoi estortori, si è rivolto ai carabinieri del Nucleo Operativo di Noto. I militari in poco tempo hanno raccolto gravi indizi a carico di tre uomini, hanno organizzato un blitz e alla consegna del denaro li hanno arrestati per estorsione. La vittima conosceva bene i tre per aver avuto in passato rapporti di lavoro con uno di loro.
L’ex dipendente, consapevole della disponibilità economica dell’imprenditore, lo avrebbe indicato ai suoi complici come bersaglio ideale. Quindi, secondo quanto ricostruito dai carabinieri, i tre avrebbero chiesto 10mila euro alla vittima, offrendogli in cambio protezione. Hanno parlato di fantomatici malintenzionati che avrebbero potuto provocare danni all’azienda e mettere in pericolo la sua famiglia. Per essere più credibili, e per accrescere il timore dell’uomo e spingerlo alla consegna del denaro, i tre, in piena notte, avrebbero anche incendiato un telo a copertura di alcuni macchinari agricoli. Solo per la prontezza dell’imprenditore, avvisato dal latrare dei cani, sono stati evitati gravi danni alle attrezzature. Dopo l’attentato incendiario i tre hanno sollecitato la consegna dei 10.000 euro
È stato a quel punto che l’uomo si è rivolto ai carabinieri, raccontando quanto accaduto, e la richiesta di denaro. Così è scattata la trappola. D’accordo con le forze dell’ordine ha fatto credere ai suoi estortori di accettare la loro richiesta. Dicendosi disponibile a pagare un primo acconto di 5mila euro, e dando un appuntamento per la consegna del denaro. I militari, presenti anch’essi all'”incontro”, hanno atteso mimetizzati tra la vegetazione, l’arrivo dei tre uomini. I malviventi sono finiti nelle mani dei carabinieri, che hanno trovato nelle tasche di uno di essi la somma estorta. I tre sono tutti di Noto: C.C. 51enne, C.D. 38enne e C.S. 19enne. Sono stati arrestati per estorsione e rinchiusi nel carcere “Cavadonna” di Siracusa.