Sale ad almeno 73 morti il bilancio delle vittime del maltempo nella provincia di Valencia. Almeno 4 sono bambini. Si tratta dei dati ufficiali diffusi dalla Comunità Valenziana ripresi dalla radio Cadena Ser, che vanno intesi, purtroppo, come un bilancio non definitivo: decine di persone risultano ancora disperse.
Le autorità spagnole affermano che in otto ore a Valencia è caduta la pioggia che cade solitamente in un anno. Si stimava che le piogge avrebbero potuto essere dai 150 ai 180 litri per metro quadrato ma, secondo i dati provvisori, ne sarebbero stati rilevati più di 445. Pioggia e vento hanno causato allagamenti in diversi centri urbani, interruzioni del traffico, la deviazione di sei voli e l’uscita dai binari di un treno dell’alta velocità. Le immagini che stanno facendo il giro del mondo tramite i social mostrano fiumi di acqua e fango trascinare via le vetture parcheggiate e qualsiasi cosa incontrata lungo il cammino. Alla base di tutto ci sarebbe il fenomeno atmosferico noto come “Dana”, che si verifica quando una massa d’aria fredda rimane intrappolata a grandi altezze, mentre in superficie permangono temperature molto più alte.
Il governo spagnolo ha proclamato tre giorni di lutto nazionale. Scoppia intanto la polemica sulla gestione dell’emergenza. Il presidente della regione di Valencia, Carlos Mazón, viene accusato di aver sottovalutato la portata dell’alluvione. Si discute dei ritardi dell’amministrazione nel dare alla popolazione le comunicazioni per mettersi in salvo. Un primo allarme rosso sarebbe, infatti, stato lanciato martedì alle 7 da parte dell’autorità meteo nazionale (Aemet). Tuttavia, l’invito urgente della Protezione civile a non muoversi in tutta la provincia sarebbe arrivato sui cellulari dei residenti solo 11 ore dopo, alle 20:03, quando tutta la zona era già travolta dell’inondazione.
“A 24 ore possiamo dire che siamo di fronte a un’emergenza che continua, i cittadini non abbassino la guardia, non vadano in strada”, ha detto il premier spagnolo Pedro Sanchez in un messaggio alla nazione. “Sono molte le città colpite da questa tragedia, tutti stanno facendo il possibile e il comitato di crisi sta lavorando con i presidenti delle comunità autonome con cui sono in contatto”.