Vaccino: è in arrivo l’ora dei siciliani compresi nella fascia 65-69 anni

Con l’arrivo in aprile di cospicue dosi di vaccino, sta per scattare l’ora della fascia 65-69. Quasi un flop la vaccinazione nelle chiese

In Sicilia domani arriveranno 140mila dosi di vaccino AstraZeneca, che recentemente ha cambiato nome, e adesso si chiama Vaxzevria, e la Regione si appresta a varare la campagna vaccinale per i siciliani che rientrano nella fascia 65-69. Se ne sta occupando Mario La Rocca, il dirigente più alto in grado rimasto nella Sanità siciliana dopo l’epurazione dei giorni scorsi. È probabile comunque che la decisione definitiva arriverà dopo le feste pasquali. Anche perché si aspetta la conferma, come programmato, dell’arrivo delle ventimila dosi settimanali di vaccino AstraZeneca. Se così sarà, il totale del vaccino anglo-svedese che arriverà ad aprile sarà di 200mila dosi.

IN APRILE ARRIVERANNO ALTRI VACCINI, E SI STA PROGRAMMANDO LA PIATTAFORMA DI POSTE ITALIANE

Lunedì scorso sono già state consegnate 76mila dosi di Pfizer. Mentre ieri sono già arrivate 36.300 dosi di Moderna. Inoltre per il 16 aprile è atteso il primo lotto del vaccino monodose Johnson&Johnson. Inoltre i tecnici si Poste Italiane stanno preparando la piattaforma delle prenotazioni , per ricevere anche quelle dei cittadini compresi nella fascia 65-69 anni. Nel frattempo si lavora per completare le vaccinazione degli over 80, dei fragili e dei vulnerabili. Oltre al personale del mondo della scuola.

L’ANDAMENTO DELLE VACCINAZIONI IN SICILIA. QUASI UN FLOP NELLE CHIESE

A proposito degli over 80, la Fondazione Gimbe ha rilevato, come scritto nel Giornale di Sicilia, che la percentuale dei siciliani di questa fascia che hanno completato il ciclo vaccinale è pari al 25,5 per cento. Mentre la media nazionale è 28,8. I settantenni invece sono all’1,5 per cento contro l’1,8 nazionale. Per contro, la Fondazione ha rilevato invece che in Sicilia sono tanti i vaccinati della categoria “altri” (16-69 anni). È stata riscontrata una percentuale pari al 19,5 per cento, mentre nel resto d’Italia si ferma all’8,7 per cento. Evidentemente in Sicilia qualcosa non ha funzionato adeguatamente. Per la vaccinazione nelle chiese programmata nel sabato di Pasqua per i soggetti in buona salute compresi nella fascia 69-79, ‘è stata una risposta molto tiepida. Era stata prevista l’adesione di 500 parrocchie siciliane, che avrebbero potuto ricever un massimo di 100 dosi l’una. Quindi, teoricamente, ci potevano essere 50mila vaccinati. Invece a Palermo e provincia invece si sono prenotati 1.339 fedeli, e nelle altre province siciliane, in percentuale l’andamento non è stato diverso.