In arrivo milioni di lettere, l’Agenzia delle Entrate all’attacco contro le famiglie italiane: già pronte per essere inviate
Milioni di italiani stanno correndo per mettersi in regola prima di ricevere una dura sanzione dall’Agenzia delle Entrate
Quando si tratta di tasse, il timore è sempre quello che ci possa essere dietro l’angolo l’ennesima sorpresa. E in realtà l’Agenzia delle Entrate sta preparando una lettera per oltre tre milioni di italiani, che con le tasse ha a che fare.
L’Ente statale ha previsto l’invio di oltre tre milioni di lettere ai contribuenti nel 2024, con l’obiettivo di favorire la cosiddetta “compliance fiscale”. Ma di cosa si tratta? Questa iniziativa rientra nell’accordo siglato con il Ministero dell’Economia e resterà in vigore fino al 2026. Un’iniziativa che punta a incentivare il pagamento spontaneo delle imposte non dichiarate o non versate.
Si tratta di una misura che permette ai contribuenti di regolarizzare la propria posizione con sanzioni ridotte, evitando le conseguenze più gravose delle procedure di accertamento e riscossione. Come funzionane le lettere di compliance? Si tratta molto semplicemente di comunicazioni inviate dall’Agenzia delle Entrate per segnalare anomalie o discrepanze nelle dichiarazioni fiscali dei contribuenti.
L’obiettivo è correggere errori, spesso commessi in buona fede, offrendo ai cittadini l’opportunità di sanare la loro posizione. A differenza delle sanatorie o dei concordati preventivi, che riguardano debiti fiscali già consolidati, queste lettere puntano a prevenire irregolarità più gravi e a stimolare la collaborazione spontanea tra contribuenti e Fisco.
A chi saranno indirizzate le lettere di compliance
I destinatari delle lettere potranno regolarizzare le loro situazioni presentando una dichiarazione integrativa e pagando le imposte dovute, con una sanzione ridotta a un sesto del minimo previsto. Ad esempio, nel caso di dichiarazione infedele, la sanzione sarà pari al 15% dell’imposta non versata, molto inferiore rispetto alle sanzioni ordinarie.
Le comunicazioni del Fisco saranno rivolte a una vasta platea di contribuenti. Tra questi ci sono partite Iva che, pur avendo emesso fatture elettroniche, non hanno inviato le liquidazioni periodiche Iva, dipendenti e lavoratori con redditi assimilati, affittuari di immobili che non hanno presentato la dichiarazione dei redditi, e coloro che non hanno dichiarato integralmente le proprie entrate. Le partite Iva, in particolare, saranno soggette a controlli trimestrali automatizzati per verificare la corrispondenza tra fatture emesse e comunicazioni Iva.
Cosa succede se viene accertata un’irregolarità
In caso di irregolarità nei dati Isa, gli indici di affidabilità fiscale, verranno inviate comunicazioni per correggere eventuali anomalie. Anche chi non presenta la dichiarazione dei redditi nei tempi previsti riceverà una lettera, con la possibilità di regolarizzare la posizione entro 90 giorni pagando una sanzione ridotta. I destinatari delle lettere potranno accedere al Cassetto fiscale sul portale dell’Agenzia delle Entrate per verificare i dettagli della loro posizione. Qui troveranno tutte le informazioni necessarie per correggere eventuali errori e procedere al pagamento delle imposte dovute.
Grazie al meccanismo del ravvedimento operoso, sarà possibile regolarizzare la propria situazione. Per i contribuenti, ricevere una lettera di compliance rappresenta un’opportunità per correggere eventuali errori senza incorrere nelle sanzioni pesanti previste dai normali accertamenti. L’iniziativa è un esempio di come il Fisco stia cercando di instaurare un rapporto più collaborativo con i cittadini, puntando sulla prevenzione anziché sulla repressione.