In pensione solo a 74 anni | INPS lo ha annunciato in queste ore: è un incubo ed è reale

In pensione a 74 anni

Giovane disperato - Depositphotos - Palermolive

I trentenni non potranno più vivere una vecchiaia rilassante e serena: le nuove stime sulle pensioni fanno venire i brividi

L’Inps ha recentemente rinnovato la sua piattaforma “Pensami”, integrando le nuove normative della legge di Bilancio.

Questo strumento permette agli utenti di ottenere una stima chiara e aggiornata su quando potranno andare in pensione e quanti anni di contributi saranno necessari, semplicemente inserendo i propri dati personali, il tipo di lavoro svolto e la modalità di contribuzione.

La pagina, accessibile attraverso il sito dell’Inps, rappresenta un’opportunità importante per i lavoratori che desiderano avere una proiezione più precisa della loro futura pensione.

È fondamentale inserire informazioni dettagliate riguardanti attività usuranti, lavori precoci, servizio militare, riscatto di titoli di studio universitari e maternità obbligatoria fuori dal rapporto di lavoro, poiché questi fattori possono significativamente influenzare il calcolo degli anni necessari per il pensionamento.

Come funziona la simulazione

Per accedere al simulatore, gli utenti devono inserire i propri dati anagrafici, specificare il tipo di lavoro (impiegato, dipendente pubblico, autonomo) e le eventuali adesioni a fondi pensionistici. Una volta inserite queste informazioni, la piattaforma mostra i tipi di pensione disponibili e le relative tempistiche di accesso.

L’Inps, ha recentemente annunciato che fino al 2028 l’età per la pensione di vecchiaia rimarrà ferma a 67 anni, non essendo stati registrati aumenti significativi nella speranza di vita. Tuttavia, dal 2029 potrebbe esserci un incremento a 67 anni e un mese. Per il 2024, è stato aggiornato anche l’importo massimo della pensione anticipata flessibile, in base ai requisiti raggiunti entro il 31 dicembre 2023, che sarà erogata fino al raggiungimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia.

Anziano a lavoro – Depositphotos – Palermolive

Che botta per i trentenni!

L’Inps ha evidenziato che l’aggiornamento tiene conto degli incrementi della speranza di vita, basati sulle proiezioni demografiche Istat (base 2022), e dei cambiamenti di lungo periodo del sistema pensionistico. Ma quali sono le novità principali?

Secondo le simulazioni offerte dalla piattaforma, un trentenne che ha appena iniziato a lavorare potrà andare in pensione tra i 66 anni e 8 mesi e i 74 anni, a seconda dei contributi versati. Ad esempio, un uomo nato nel 1994 e che ha iniziato a lavorare nel 2022, raggiungendo almeno 20 anni di contributi, potrà andare in pensione di vecchiaia a dicembre 2063, all’età di 69 anni e 10 mesi.