In possesso di beni culturali di proprietà dello Stato: deferiti padre e figlia

Gli accusati tenevano in casa gli oggetti, utilizzandoli come soprammobili delle proprie abitazioni

Azione del corpo dei Carabinieri della Compagnia di Bagheria, durante la giornata di oggi. In collaborazione con il nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale del capoluogo siciliano hanno, infatti, deferito due individui, padre e figlia, per possesso illecito di beni culturali appartenenti allo Stato.

IL COMUNICATO DELLE FORZE DELL’ORDINE

Qui di seguito, il comunicato con cui i carabinieri hanno diffuso la notizia del ritrovamento dei reperti culturali, illeggittimamente in possesso dei deferiti: “I Carabinieri della Compagnia di Bagheria, con la collaborazione del nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Palermo, hanno deferito in stato di libertà padre e figlia, S.g. 63enne e S.a.l. 40enne, entrambi residenti in Santa Flavia, in quanto resisi responsabili di impossessamento illecito di beni culturali appartenenti allo Stato. I due custodivano all’interno delle rispettive abitazioni, utilizzandoli come soprammobili, 5 anfore in terracotta e 3 frammenti di anfore di grande interesse storico-artistico. Tutti i reperti da una prima analisi sono databili verosimilmente tra il I e il III secolo a.C. e, secondo quanto riferito da chi li deteneva illegalmente, erano stati rinvenuti sul fondale marino nel corso di una battuta di pesca. Quanto recuperato, di particolare interesse storico culturale, è stato affidato alla struttura museale del parco archeologico Hymera, Solunto e Jato“.

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