In Sicilia i medici di famiglia pronti a fare tamponi a parenti di positivi

I medici cominceranno a effettuare quelli rapidi ai conviventi ed ai parenti di positivi già accertati. E a chi aspetta un tampone dall’Usca

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Il governatore Musumeci ha convinto i medici di famiglia a scendere in prima linea contro il Covid. Oggi verrà siglato l’accordo fra la Regione e le due più rappresentative sigle di categoria, oltre che con l’associazione dei pediatri. Quindi i tamponi alle categorie più esposte li faranno questi professionisti, alleggerendo così il carico delle Usca, ed il peso che attualmente si scarica sugli ospedali. Ne dà notizia oggi il Giornale di Sicilia, in un articolo di Giacinto Pipitone.

A CHI FARANNO I TAMPONI I MEDICI DI FAMIGLIA

I medici di famiglia, come già previsto in un piano nazionale, anche in Sicilia effettueranno i tamponi, in massima parte rapidi, ai conviventi e ai parenti di un positivo già accertato. Inoltre potranno essere controllati anche i “casi sospetti”, cioè tutti quelli che hanno la certezza di avere avuto contatti per almeno un quarto d’ora con un positivo già accertato. Secondo gli accordi, queste due categorie di persone potranno contattare spontaneamente il medico di famiglia, e prenotare un controllo gratuito. Inoltre potranno approfittare di questa opportunità tutti coloro che, essendo in quarantena, attendono il tampone finale per verificare di essere negativi, e potere tornare alla loro vita normale. Sostituendosi quindi alle Usca, che in questo periodo non riescono a smaltire tutte le liste arretrate di interventi, alleggerendo così il loro lavoro.

SI PARTIRÀ DALLA PROSSIMA SETTIMANA. MIGLIORERÀ IL TRACCIAMENTO DEI CONTAGI

I medici agiranno in due modalità. I medici potranno ricevere i pazienti nel loro studio, se adeguato, oppure in altre aree che si stanno individuando. Le Asp stanno provvedendo a fornire ai dottori l’occorrente: tamponi, tute e visiere isolanti. Per questo è previsto che il via ai test condotti dai medici di famiglia possa partire dalla fine della prossima settimana. Con questa campagna è prevedibile possa migliorare il tracciamento dei contagi, perché, grazie all’aiuto dei medici di famiglia, la Regione dovrebbe essere in grado di ricostruire in modo più preciso, i contagi scaturiti da un primo paziente positivo all’interno di un nucleo familiare o sociale.