In Sicilia i ricoverati in terapia intensiva sono quasi tutti non vaccinati

In Sicilia basse percentuali di immunizzati a Messina e Caltanissetta. in queste province record di focolai, contagiati e ricoverati

Con sempre maggiore chiarezza si può apprezzare l’importanza della protezione fornita dai vaccini. I numeri dicono che la maggiore incidenza dei contagi si verifica nei Comuni e nelle province dove è più alta la percentuale dei cosiddetti “No Vax”. Sono addirittura inconfutabili inoltre le cifre che si riferiscono a quanti per ora sono ricoverati nei reparti Covid degli ospedali siciliani. In terapia intensiva ci sono 41 pazienti e di questi 36 sono non vaccinati, cioè l’87,8 per cento. Anche nei reparti che ospitano i casi meno gravi ci sono molti non immunizzati e pochi vaccinati. Su un totale di 331 ricoverati , 263, il 79,5 per cento, sono non vaccinati. Gli altri sono 34 pazienti con due dosi, e 34 con una sola dose. Nonostante ciò, in Sicilia l’incidenza di casi di Covid attualmente si mantiene più bassa della media italiana. Si riscontrano 97,03 casi per 100mila abitanti, contro i 170,97 del dato nazionale. I numeri dell’Isola, però si alzano e anche parecchio dove nascono i nuovi focolai, che, non a caso, continuano a svilupparsi nelle zone dove la campagna di vaccinazione ha avuto meno efficacia ed è in ritardo.

PER MESSINA E CALTANISSETTA RECORD NEGATIVI

Questa tendenza è dimostrata dai dati che riporta oggi Repubblica. In provincia di Messina, dove gli immunizzati sono il 74,4 per cento, l’incidenza di casi per 100mila abitanti cresce fino a 137,55, Addirittura Fiumedinisi ha il record negativo, con il 50 per cento di non vaccinati. Ma c’è chi fa peggio, come la provincia di Caltanissetta, dove i non vaccinati sono il 55,45 per cento, e, di conseguenza, si arriva a 140,82 casi su 100mila abitanti, che è il dato più alto dell’Isola. A Mussomeli si registra l’incidenza record di 623,08 casi per 100mila abitanti. Nel Nisseno gli immunizzati sono il 78,82 per cento. Peggio di loro Siracusa e Catania. Poi, in coda, come detto, Messina.