In SicilIa è scomparso un lago: sul fondo secco migliaia di pesci morti

Nel lago c’erano carpe, lucci, persici trota, e importanti popolazioni di anfibi che comprendono anche specie tutelate a livello europeo. Il lago era frequentato anche da numerosi uccelli acquatici anche nidificanti. Il Wwf ha chiesto l’intervento dei carabinieri

Vicino ad Agira in provincia di Enna, per trent’anni c’è stato il lago Sciaguana, creato dalla diga omonima. Al suo posto adesso c’è solo una distesa di fango secco e di carcasse di pesci morti. E nessuno riesce a spiegarsi con certezza cosa sia accaduto e perché. Non ci riescono le associazioni ambientaliste e non ci riescono i pescatori sportivi, uniti in una lotta per cercare la verità e fare sì che non accada anche altrove.  Il Wwf ha chiesto l’intervento dei carabinieri. Per il momento, non riesce a capirlo neanche la Regione Siciliana, che avrebbe dovuto gestire e preservare quello specchio d’acqua . A quanto pare le paratie da tempo non erano in buone condizioni. Si intende per paratia sono una sorta di saracinesca, che serve a regolare l’acqua all’interno dei laghi artificiali. Quando si apre, l’acqua defluisce, come in questo caso: si è reimmessa nel corso di un vecchio torrente.

DISASTRO AMBIENTALE

Il lago Sciaguana è un invaso artificiale. nel cuore della provincia di Enna, che può contenere 11,3 milioni di metri cubi, per un’altezza di 42 metri. Tutte le dighe in Sicilia soffrono, ma questa ancor di più. Dal 2018 all’1 maggio 2021 si sono persi oltre sette milioni di metri cubi d’acqua. Ma dall’inizio di questo mese a oggi, c’è stata una improvvisa accelerazione, perché sono scomparsi gli oltre due milioni di metri cubi di acqua che restavano. Adesso c’è un fondo fangoso con migliaia di pesci morti, e qualche pozzanghera di acqua torbida con qualche pesce in agonia e qualche anguilla che cerca un po’ di umidità. Un vero disastro ambientale. Nell’invaso guizzavano carpe, lucci, persici trota, e importanti popolazioni di anfibi che comprendono anche specie tutelate a livello europeo. L’invaso era frequentato anche da numerosi uccelli acquatici nidificanti o di specie migratorie, tutelate ed anche a livello comunitario ed internazionale.

INDAGINE IN CORSO

L’assessora regionale all’Energia Daniela Baglieri, sull’argomento ha detto: «Al momento è in corso un’indagine da parte degli uffici del Dipartimento dell’acqua e dei rifiuti. È stato avviato un procedimento per verificare le responsabilità dello svuotamento dell’invaso della diga di Agira». Praticamente, perfino i vertici politici di Palermo non hanno idea di cosa sia accaduto nel lago Sciaguana.