In Sicilia sessanta aziende pronte a vaccinare personale e familiari

Confindustria e Confapi: già individuate 60 aziende: In ballo ci sono più di un milione di immunizzazioni
.Dalla Regione primo si da Turano, ma l’ultima parola spetta a Razza

vaccinazioni

Le aziende siciliane si candidano a gestire in autonomia la vaccinazione del proprio personale e dei familiari. Sgravando così il governo del compito di provvedere nei propri hub, negli ospedali o tramite i medici di famiglia. Sicindustria e Confapi hanno preparato un protocollo in questo senso. Ha già ricevuto il sostegno dell’assessore alle Attività produttive, Mimmo Turano, e domani arriverà sul tavolo dell’assessore alla Salute, Ruggero Razza, per il via libera finale.

SESSANTA AZIENDE GIÀ DISPONIBILI

In un sondaggio che Sicindustria e Confapi hanno già fatto fra i propri associati, sono state individuate quasi sessanta aziende pronte a mettere a disposizione i propri spazi per trasformarli in mini-hub di vaccinazione. Nella sola provincia di Palermo sono stati 37 gli imprenditori che si sono fatti avanti. Il leader degli industriali Alessandro Albanese, in una dichiarazione riportata dal Giornale di Sicilia, ha sintetizzato la situazione. «Il protocollo che abbiamo iniziato a discutere col governo ─ ha detto ─ , prevede che noi forniamo spazi e anche personale per procedere alla vaccinazione. Ovviamente il governo deve fornire il vaccino».

POSSIBILI OLTRE UN MILIONE DI VACCINAZIONI

Tramite a un accordo già sottoscritto con l’Aiop, l’associazione che rappresenta le case di cura private, Confindustria, è certa di poter fornire i medici che possono iniettare il vaccino, anestesisti e infermieri. Inoltre il personale delle aziende si dovrebbe occupare della logistica per sistemare le sedi in cui ospitare la vaccinazione. Nel protocollo è previsto che saranno le grandi aziende a farsi carico nei propri locali della vaccinazione di tutto il personale delle imprese che si trovano nello stesso distretto produttivo. «Noi calcoliamo – ha specificato Alessandro Albaneseche fra il nostro personale e i loro familiari si possa raggiungere la cifra di almeno un milione e 300 mila vaccinati in pochi giorni. Accelerando così la campagna già in atto in Sicilia».

VACCIANZIONI IN BASE ALL’ETÀ

Ora la parola passa a Razza, che informalmente ha fatto sapere di aver apprezzato l’idea. In ogni caso occorre tenere conto delle ultime indicazioni arrivate da Roma sulle priorità da inserire nel calendario di vaccinazioni turni legati solo all’età e non alle categorie. Questo è un ostacolo che dovrà essere valutato, ma che potrebbero rendere più complicato il ruolo da affidare alle imprese. Lo stop alla vaccinazione per categorie e il ritorno ai turni legati all’età è un ostacolo che dovrà essere valutato domani. Ma con la sua candidatura di Sicindustria è pronta a subordinare il proprio ruolo alle regole sulle priorità in atto proprio da oggi. Infatti ha precisato che le vaccinazioni nelle aziende possono partire quando si arriverà alla fascia di età dei nostri dipendenti e dei familiari.