Operazione «Tamponi a tappeto» in Sicilia: disponibili 6.701  sanitari e 61 strutture 

All’appello dell’assessore Razza hanno risposto un gran numero di medici e infermieri. Così potranno essere alleggerite le aree di emergenza

Il 14 ottobre la Regione ha pubblicato un bando riservato a professionisti e operatori del mondo della sanità, per potere disporre di almeno 1.000 esperti per potere avviare l’operazione “Tamponi a tappeto” in tutta la Sicilia. La selezione è stata avviata per potere  intercettare il coronavirus anche fra gli asintomatici, e quindi evitare l’espandersi del virus nell’isola. Il risultato ha lasciato di stucco i vertici della sanità regionale: hanno risposto 6.701 medici, infermieri e sanitari vari che si occuperanno, insieme a ben 61 strutture private con tutto il loro carico di personale dell’operazione che il governo regionale sta pianificando. Come di può leggere nel Giornale di Sicilia di oggi, hanno chiesto di essere impiegati 796 biologi, 2.979 medici di varie specializzazioni, 888 infermieri e 2.038 operatori socio sanitari. In più hanno aderito all’appello dell’assessore alla Salute, Ruggero Razza, 61 strutture private, per lo più laboratori di analisi, che impiegheranno tutto o parte del loro personale. 

IN SICILIA PUÒ PARTIRE L’OPERAZIONE “TAMPONI A TAPPETO”

Quindi la Regione ha la disponibilità di un esercito di esperti che si assumerà l’onere di eseguire i tamponi spostandosi dove c’è bisogno e decongestionando così i pronto soccorso e gli ospedali. Saranno effettuati  i tamponi rapidi, quelli che danno l’esito in pochi minuti e che, nel caso di positività, rimandano poi a un secondo test tradizionale per confermare il contagio. Adesso si deve approntare la scaletta delle categorie da coinvolgere nei controlli a tappeto. Già è deciso che si partirà con i soggetti a rischio, quelli che per lavoro sono più esposti al contatto con positivi asintomatici. Dunque è probabile  che si inizi con il personale sanitario, per poi continuare con le scuole e dei servizi pubblici in genere, Infine   il campo di indagine coinvolgerà tutti o quasi. Non c’è obbligo: sarà una scelta volontaria quella di sottoporsi al tampone è una scelta personale. Quando saranno pianificati i   tamponi per una categoria, sarà poi il singolo soggetto a decidere se sfruttare o meno la possibilità di farsi controllare.

RUOTERANNO QUASI TUTTI 

L’assessore Razza ha anticipato che l’operazione “Tamponi a tappeto” durerà probabilmente un paio di mesi,  e in questo arco di tempo ruoteranno quasi tutti i medici e i sanitari che si sono candidati.  Nei prossimi giorni ognuno dei soggetti che ha risposto al bando verrà contattato per iniziare un corso di formazione a distanza che è stato affidato al Cefpas: l’istituto convocherà, via remoto, 250 addetti alla volta per lezioni che dureranno non più di una settimana. Poi si formeranno le squadre che opereranno in tutto il territorio siciliano.