In Turchia e Siria distruzione e migliaia di morti: l’Anatolia si è spostata di 3 metri

Lungo i due lembi della faglia punto d’incontro della placca Arabica con quella Africana è avvenuto uno spostamento di almeno tre metri

terremoto

Cresce vorticosamente il bilancio provvisorio complessivo delle vittime del sisma che ha colpito ieri notte il sud della Turchia. Le autorità turche hanno riferito che almeno 4.365 hanno perso la vita, mentre che nel versante siriano le vittime sarebbero al momento circa 1,500. Ma è un bilancio destinato a salire, perché ancora migliaia di cittadini sono sepolti sotto i palazzi crollati. Dopo il potente terremoto di stanotte nel sud della Turchia, secondo un aggiornamento dell’Agenzia turca per la gestione dei disastri e delle emergenze (Afad) che riporta solo le scosse di assestamento più significative che vengono effettivamente avvertite da coloro che si trovano nella zona del terremoto, sono state almeno 43 quelle di magnitudo 4,3 o superiore, e due di 6.0 o più.

Il suolo dell’Anatolia si è spostato di 3 metri

Nella zona di massimo movimento, lungo i due lembi della faglia che interessa la placca Est anatolica di compressione, punto d’incontro di quella Arabica e dell’Africana,  è avvenuto un movimento “di tipo transpressivo”, vale a dire che lungo la faglia il suolo dell’Anatolia si è spostato in senso orizzontale. Ciò ha provocato uno spostamento di almeno tre metri. Causato da un movimento di tipo trascorrente, durante il quale è avvenuta anche una compressione fra la placca Anatolica e quella Araba. Il presidente dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Carlo Doglioni ha osservato: «Lo spostamento di tre metri è una prima stima. Le misure più precise, saranno disponibili non appena avremo i dati satellitari. Al momento abbiamo a disposizione solo modelli numerici».

“Ci potrebbe essere un italiano tra i dispersi”: ma nessuna conferma ufficiale

Voci rimbalzate sui social, che al momento non trovano altre conferme, riguardano un italiano che si sarebbe trovato in una delle città turche più colpite dal sisma. Il cittadino italiano probabilmente era in un albergo andato distrutto, ma non si hanno altre notizie.