A seguito dei brutali scontri tra due gang rivali all’interno del carcere femminile di Támara, 25 chilometri a nord della capitale Tegucigalpa, sono morte almeno 41 donne detenute. Secondo quanto ricostruito dal quotidiano La Prensa, citato dall’Ansa, 25 di esse sono morte carbonizzate, altre 16 crivellate di colpi. Inoltre diverse altre donne sono state portate d’urgenza all’ospedale Escuela de Tegucigalpa. Il dramma sarebbe scoppiato quando alcune donne recluse hanno chiuso alcune detenute della gang rivale nelle loro celle, dando poi fuoco ai locali. Gli abitanti della zona hanno riferito di aver sentito urla di disperazione e spari provenienti dal complesso carcerario. Le due gang rivali sono la Mara Salvatrucha e la banda Barrio 18.
Sui social, su alcuni gruppi circolano foto che mostrano cadaveri ammucchiati, altri carbonizzati e alcuni con ferite da arma da fuoco. L’edificio dove sono avvenuti gli scontri “è completamente distrutto e ridotto in cenere”, ha detto la presidente delle famiglie dei detenuti Delma Ordoñez. Ha inoltre precisato che nel carcere erano detenute circa 900 donne. La viceministra della Sicurezza, Julissa Villanueva, ha dichiarato l’emergenza nel penitenziario e ha chiesto di agire con “mano dura” per la messa in sicurezza della struttura, dispiegando verso la prigione agenti della polizia e soldati dell’esercito.