Cade in casa mentre fa smart working: l’Inail la risarcisce con 20mila euro

Dopo un incidente in casa, una impiegata amministrativa in smart working ha ricevuto dall’Inail gli indennizzi previsti da un infortunio sul lavoro

Per la prima volta un incidente avvenuto durante l’orario lavorativo in smart working, è stata riconosciuto come infortunio sul lavoro. Per un’impiegata amministrativa di un’azienda metalmeccanica di Treviso, questa novità ha comportato un adeguato risarcimento. È un caso che potrebbe avere effetti a catena su altri fatti simili.

UNA CADUTA MENTRE TELEFONAVA AD UNA COLLEGA

È accaduto lo scorso settembre. La donna, mentre era a casa, durante l’orario di lavoro in modalità smart working, ha chiamato con lo smartphone di servizio una collega. L’impiegata cinquantenne, meytre telefonava è inciampata, ed è caduta nelle scale procurandosi un paio di fratture. Immediatamente si è recata al pronto soccorso, spiegando le modalità dell’accaduto e precisando che l’incidente era avvenuto durante l’orario lavorativo in smart working. Immediatamente è partita la segnalazione dell’accaduto all’Inail.

PER L’INAIL NON ERA INCIDENTE SUL LAVORO

L’Inail inizialmente non aveva accettato l’idea del collegamento tra l’attività svolta dall’impiegata al momento della caduta dalle scale e le mansioni specifiche. Quindi, in un primo momento l’accaduto non aveva avuto il riconoscimento di infortunio sul lavoro. A quel punto è intervenuto il sindacato, la Cgil, che ha fatto ricorso amministrativo all’Inail. L’Istituto, dopo la revisione, è tornato sui suoi passi, e il ricorso amministrativo ha avuto esito positivo. All’impigata è stato riconosciuto un risarcimento comprendente: giorni malattia, risarcimento di 20mila euro per «danno biologico» e visite e terapie gratis senza obbligo di ticket per i prossimi dieci anni.