Incendi ad agosto in Sicilia: la Regione dichiara lo stato di crisi ed emergenza

Ciò consentirà di intervenire immediatamente per ripristinare le necessarie condizioni di sicurezza nelle aree maggiormente colpite

Il governo Musumeci dichiara lo stato di crisi per i danni provocati dagli incendi che hanno devastato la Sicilia dal 29 al 31 agosto scorso. La proclamata emergenza consentirà di intervenire immediatamente per ripristinare le necessarie condizioni di sicurezza nelle aree maggiormente colpite.

«Da Altofonte a San Vito Lo Capo – spiega il presidente della Regione – i roghi alimentati dal forte vento di scirocco hanno divorato boschi e macchie mediterranee, danneggiando servizi essenziali e innescando una serie di rischi sotto il profilo idrogeologico che vanno rimossi nel più breve tempo possibile. Da qui la decisione di operare subito in autonomia attraverso la nomina di un commissario delegato, al quale affiderò la valutazione delle priorità da affrontare e il coordinamento dei relativi interventi».

In base alle segnalazioni pervenute dal Comune di Altofonte (il centro maggiormente devastato dai roghi) il dipartimento regionale della Protezione civile ha effettuato una prima stima complessiva dei danni, quantificandoli in quaranta milioni di euro.

E’ stato calcolato che gli incendi, in totale 602, hanno distrutto circa 2.198 ettari di aree boschive e circa 1.922 ettari di aree vegetazionali. In particolare, la dichiarazione della Regione riguarda 23 Comuni, ricadenti nelle province di Palermo, Trapani, Enna e Messina: Altofonte, Aliminusa, Misilmeri, Monreale, Piana degli Albanesi, San Giuseppe Jato, Santa Cristina Gela, Termini Imerese, Alcamo, Buseto Palizzolo, Castellammare del Golfo, San Vito Lo Capo, Valderice, Aidone, Enna, Piazza Armerina, Gioiosa Marea, Librizzi, Mirto, Mistretta, Rometta, San Piero Patti e Tusa.