In Sicilia si torna a parlare di “zone rosse“. No, questa volta il Coronavirus non c’entra nulla con la segnalazione di pericolo. La pandemia virale, per il momento, sembra aver lasciato campo libero alla problematica, puntuale, degli incendi. La vecchia Trinacria, annualmente, viene devastata da roghi che distruggono fauna e flora locale riducendo in cenere ettari ed ettari di macchia verde, una delle prerogative più belle dell’isola. I focolai, purtroppo, sono spesso dolosi: la lotta ai piromani viene combattuta ogni anno sul territorio siciliano ma, purtroppo, non è sempre efficace e repentina. Negli ultimi giorni, la natura intorno alla città di Palermo è arsa costringendo canadair e vigili del fuoco ai lavori forzati: sulla città si è addensata una coltre di fumo mentre i reparti speciali lottavano contro le fiamme. Le scene di Palermo potrebbero essere solo l’antipasto di un’estate rovente. La Protezione civile, in merito agli incendi, ha istituito quattro “zone rosse” a rischio.
Altro giorno, altra lotta alle fiamme. Anche questo sabato rischia di essere “infuocato” per le forze dell’ordine preposte allo spegnimento degli incendi. La Protezione civile, dopo i disastri ambientali degli ultimi giorni, ha stilato una lista delle province a rischio incendi. Sono quattro: Palermo, Messina, Trapani ed Agrigento. Quattro su otto totali. È una Sicilia spaccata a metà dal pericolo fiamme. Le previsioni del tempo non aiuteranno ad estinguere il problema: in queste quattro zone, infatti, sono previste alte temperatura e vento di scirocco. Un mix pericoloso che potrebbe incendiare nuovamente la macchia verde. O aiutare i piromani nel loro intento crimale. Ecco la nota della Protezione civile:
“Un’ampia e profonda struttura depressionaria, centrata sulla Penisola Iberica, continua a determinare la risalita di un flusso caldo e umido sud-occidentale sulle regioni centro-meridionali italiane e una spiccata instabilità sulle quelle settentrionali, con rinforzo generale della ventilazione meridionale – si legge dell’avviso -. Nei prossimi giorni l’attenuazione del flusso favorirà una diminuzione dell’instabilità; al nord domani si prevedono ancora fenomeni, specialmente sulle aree alpine ed appenniniche, e domenica l’instabilità diminuirà, mentre al centro-sud il tempo sarà prevalentemente stabile e temperature elevate”.