Incendi in Sicilia, la rabbia delle guide ambientali escursionistiche

Circa cinquecento professionisti, che aderiscono ad associazioni diverse, accomunati dall’impegno a tutela dell’ecosistema, lanciano un appello

Il Coordinamento Sicilia dell’AIGAE, l’associazione che riunisce la guide ambientali escursionistiche, interviene con una dura nota in merito agli incendi che hanno messo in ginocchio l’isola nei giorni scorsi. 
“In periodi come questi – si legge – ogni parola può sembrare superflua e inutile ma è proprio ora che viene voglia di urlare, con rabbia, e dire basta”. 
Un urlo di dolore e frustrazione, tra i tanti che si sono levati nella settimana appena trascorsa, che esprime il malessere di una categoria di uomini e donne che, con passione ed entusiasmo, si prodigano per la valorizzazione del territorio siciliano
Le guide ambientali escursionistiche, infatti, sono professionisti che, sul paesaggio, la biodiversità e le risorse naturali hanno scommesso tutte le loro energie, umane ed economiche. 
E lo hanno fatto puntando sulla conoscenza del territorio, la fruizione dell’ambiente e lo sviluppo sostenibile. 
“Belle parole – si legge ancora nella nota dell’ AIGAE – di uso sempre più comune, che acquistano un significato e un senso pratico solo se messe in atto e se coinvolgono sempre più persone”. 

CINQUECENTO PROFESSIONISTI 

“È proprio questa l’anima del nostro lavoro- spiegano le guide ambientali escursionistiche siciliane –  portare in giro gente a camminare nella natura”. 
L’obiettivo è far conoscere le peculiarità del territorio e valorizzarlo a trecentosessanta gradi, all’insegna del rispetto per la natura. 
Una finalità che si accompagna alla volontà di alimentare le microeconomie locali, passando per la sopravvivenza dei piccoli borghi e degli antichi mestieri. 
Azioni nobili e da salvaguardare, che tuttavia si scontrano con gli scempi della devastazione ambientale a opera di criminali. 
Nel contesto regionale, le guide ambientali escursionistiche sono circa cinquecento e appartengono a varie associazioni di categoria. 
Sono in grado di muovere un numero sempre più massiccio di persone, quasi cinquantamila, che ogni anno scelgono l’isola come meta per le vacanze verdi. 
Un dato in crescita costante, ormai da tanti anni. 
Turisti che scelgono la Sicilia per camminare immersi nella biodiversità, e che si innamorano dell’inarrivabile accoglienza e dell’inimitabile autenticità siciliana. 

L’APPELLO DELL’ AIGAE

La Sicilia verde e naturale rappresenta una voce importante del turismo, in termini di attrattività.
A testimoniarlo, è il crescente interesse dei grossi tour operators, consapevoli che un consistente numero di visitatori, anche all’estero, ha smesso ormai da tempo di associare l’isola al binomio sole e mare.
Gli amanti del turismo ambientale hanno a disposizione ben millecinquecento chilometri di cammini e sentieri, ottantasette riserve naturali e quasi duecento tra SIC e ZPS
Ovvero, rispettivamente, siti di interesse comunitario e zone a protezione speciale. 
E dunque, anche montagne, vulcani, laghi, fiumi e boschi. 
“E noi, che facciamo?” recita provocatoriamente la nota dell’AIGAE, citando i quasi trecentocinquanta incendi verificatisi soltanto negli ultimi giorni. 

Senza dimenticare gli oltre settemila ettari di terreni in fiamme e delle tonnellate di rifiuti che, purtroppo, deturpano le belle strade rurali della Sicilia. 
“È un disastro – sottolineano le guide – e sembra che tutto sia inevitabile e che nessuno possa impedirlo: in realtà, noi siciliani possiamo farlo”. 
“Il territorio è la nostra vita, il nostro futuro e quello delle prossime generazioni – concludono – e non possiamo continuare così: occorre per tutti quanti una bella infusione di autostima, la Sicilia è bella e piace, è una terra generosa e ce la invidiano ,  ma noi stessi dobbiamo imparare innanzitutto ad amarla “.