Cefalù, una delle cittadine siciliane più conosciute al mondo in virtù delle sue bellezze artistiche, è stata nuovamente teatro di incendi. Nella notte appena trascorsa, infatti, i vigili del fuoco, coadiuvati da Forestale e Protezione civile, del luogo sono stati impegnati nello spegnimento delle fiamme che si sono sviluppate nella zona di Gazzana, ai confini con Serre. Il lavoro congiunto delle squadre ha portato all’estinzione del rogo. L’incendio, con molta probabilità, ha origine dolosa. Il rogo si è sviluppato attorno alle 20:30 ed è stato domato verso l’una di notte. Un fenomeno che, puntualmente, falcidia la natura siciliana. Abbiamo contattato telefonicamente Rosario Lapunzina, sindaco della città, per ricevere informazioni sull’accaduto.
Ecco le parole di Rosario Lapunzina, sindaco di Cefalù, sul rogo che si è sviluppato nella serata in esclusiva per Palermo Live:
“Il dolo è solo ipotizzabile, in questo momento. Erano le 20:30, l’incendio si è sviluppato nella parte alta, in una zona che viene chiamata Gazzana, al confine con Serre. All’inizio si temeva che si difondesse per via del vento, poi grazie a Dio dopo un’oretta, forse qualcosa in più, il soffio si è calmato e le squadre di Vigili del fuoco, Protezione civile e Forestale sono riuscite a domare le fiamme verso l’una e mezza della notte”.
Come si previene questo fenomeno che sta falcidiando tutta la Sicilia?
“Io negli anni – sono Sindaco da ben otto a Cefalù – ho fatto sì che fosse costruita una caserma dei Vigili del fuoco. Oggi abbiamo una realtà, grazie a questa struttura, molto forte. In termini numerici lavorano moltissimo e sono un buon deterrente. Inoltre, ogni anno facciamo la convenzione con le ‘Giubbe d’Italia’, un gruppo di Protezione civile, che si occupa del pattugliamento del territorio. Prevenzione? È difficile, certamente va fatta ma occorre la collaborazione di tutti. Quando un incendio scoppia alle 20:30 di sera è evidente che qualcosa non va. S’ipotezza, naturalmente, che qualcuno abbia dato fuoco. Ci sono persone che non stanno bene, capaci di mettere a rischio tanti anni di sacrifici di molte famiglie…“