Incendio Moltivolti, attivata raccolta fondi per far riaprire il ristorante

Un incendio divampato tra sabato e domenica ha distrutto il locale

moltivolti

Per far ripartire il ristorante Moltivolti l’associazione Libera Palermo ha attivato una raccolta fondi per aiutare il titolare a ricostruire l’attività. Il locale di via Giuseppe Mario Puglia nel centro storico di Palermo, ha subito un incendio nella notte tra sabato e domenica

Per consentire un recupero immediato dell’attività lavorative e sociali di Moltivolti con la nostra rete abbiamo deciso di far partire immediatamente una raccolta fondi per convogliare la solidarietà di tutte la rete dei sostenitori, fatta di associazioni, enti privati e singoli cittadini che in queste ore hanno dimostrato grande attenzione per l’accaduto. Insieme per rilanciare il progetto di comunità il prima possibile“. Queste le parole di Carmelo Pollichino, Presidente Libera Palermo. Al momento è possibile donare sul conto corrente di Libera Palermo che ha sede nel coworking di Moltivolti.

Non si conoscono ancora le cause del rogo che ha arrecato notevoli danni alla struttura, così come rendono noto i gestori del locale. “Come potete immaginare siamo sotto shock nel vedere il frutto di anni di lavoro andare letteralmente in fumo. Nonostante l’abbraccio immediato della nostra rete, il dolore è immenso“, hanno scritto su Facebook i titolari.

Moltivolti: il ristorante delle culture diverse

“Moltivolti” è un ristorante siculo-etnico nato con lo scopo di permettere di assaporare culture diverse. Uno spazio d’incontro in cui il cibo favorisce la relazione tra i tantissimi piatti del mondo che compongono il menu. A guidare la cucina di Moltivolti uno staff multietnico di 5 nazionalità diverse. Le esperienze e i sapori permettono in una sola sera di compiere un viaggio tra l’Italia, la Grecia, il Senegal, il Gambia, l’Afganistan e tanti altri Paesi.

L’attività si basa sulla formula del co-working: 18 postazioni di lavoro indipendenti pensato principalmente come uno spazio condiviso da associazioni del terzo settore, singoli operatori sociali, volontari e gruppi informali che intendono sviluppare progetti di natura sociale, culturale o artistica.

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