Dalla documentazione acquisita dal deputato regionale M5S Adriano Varrica emerge come la decisione del Governo Schifani di costruire un inceneritore a Bellolampo, sia stata presa durante una breve riunione in piena estate, “senza il vaglio di alcun documento. Una Proposta contra legem quella di bruciare i rifiuti senza alcun pretrattamento. In che mani siamo?” – dice il deputato regionale Adriano Varrica.
“Lo scorso 16 luglio – spiega il deputato – si è tenuta a Palazzo D’Orleans una conferenza di servizi per individuare in modo definitivo l’area dell’inceneritore della Sicilia Occidente. Di per sé questo atto non ha alcun senso, mancando il presupposto formale del piano regionale di gestione rifiuti. Leggendo il verbale ci si rende conto della superficialità con la quale si sta gestendo una decisione così delicata per la vita e la salute di centinaia di migliaia di cittadini palermitani, in particolare quelli di Borgo nuovo e del CEP. Si scopre che la RAP si è fatta promotrice della proposta di un inceneritore a Bellolampo, dando la disponibilità per delle aree che, però, sono di proprietà di soggetti privati. Emerge che il delicato tema della distanza minima di 3 chilometri dal centro abitato, sollevato da ARPA, è stato rapidamente liquidato come non applicabile e non si comprende bene su quale presupposto. L’Autorità Sanitaria (l’ASP) ha espresso parere favorevole al posizionamento dell’inceneritore a Bellolampo senza mettere a verbale neanche un’osservazione, neanche un riferimento alle criticità per la salute dei cittadini”.
“Avvierò un approfondito accertamento ispettivo – sottolinea ancora Varrica – nelle mie funzioni di parlamentare per comprendere come gli enti preposti si siano espressi su un tema così delicato ad una riunione in remoto di neanche due ore in piena estate, senza alcuna conoscenza della tecnologia che verrà utilizzata, senza alcuna relazione preliminare e senza alcuna valutazione di pro e contro e delle alternative possibili. Una palese approssimazione del Governo Schifani che viene fuori anche dalla richiesta del dirigente dell’Ufficio del Commissario, Ing. Cocina, di poter avviare l’inceneritore facendo bruciare i rifiuti indifferenziati senza alcun pretrattamento, calpestando la normativa vigente dall’Europa. Il Movimento 5 stelle non sarà complice di questa decisione scellerata presa con faciloneria e compirà ogni atto possibile di contrasto a livello istituzionale” – conclude il deputato ARS.