Il primo cittadino del capoluogo siciliano sarebbe stato controllato in “quota” Udc.
Lagalla: “Episodio grave e sconcertante”
“Le informazioni che mi riguardano sarebbero state attinte nei giorni della campagna elettorale per sindaco di Palermo, peraltro in coincidenza di malevoli attacchi nei miei confronti ad opera di alcune e ben identificate testate giornalistiche”, dichiara Lagalla che definisce “Grave e sconcertante” il quadro che sta emergendo dall’inchiesta che sta portando avanti la Procura di Perugia.
Inchiesta sul dossieraggio: spiati politici e vip
A far partire le indagini, un esposto presentato dal ministro della Difesa alla Procura di Roma dopo un articolo apparso su “Il Domani” sui compensi ricevuti per le consulenze svolte, in passato, per la società Leonardo.
I due principali accusati sono un tenente della Guardia di Finanza, Pasquale Striano, e il magistrato Antonio Laudati, entrambi in servizio per anni alla direzione nazionale antimafia.