Inchiesta Policlinico di Palermo: il dottor Gulotta resta ai domiciliari, revocate misure cautelari ai figli

Si tratta di Eliana e Leonardo Gulotta, rispettivamente chirurgo dell’ospedale Civico e dipendente del Policlinico di Palermo. Per i due permane l’interdizione per un anno dai pubblici uffici

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Il dottore Gaspare Gulotta rimane agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta sul Policlinico “Paolo Giaccone” di Palermo. Revocate invece le misure cautelari per i figli Eliana e Leonardo Gulotta. La donna, chirurgo dell’ospedale Civico, si trovava agli arresti domiciliari così come il padre 71enne ex direttore del dipartimento di Chirurgia del Policlinico.

Per l’altro figlio del dirigente, il dottor Leonardo Gulotta, si è proceduto invece alla revoca dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. L’uomo all’epoca dei fatti contestati dall’indagine prestava servizio presso il Policlinico di Messina; in atto è invece dipendente del Policlinico di Palermo. Per i due fratelli Gulotta resta comunque l’interdizione per un anno dai pubblici uffici.

Policlinico di Palermo, l’inchiesta

Il Tribunale del riesame ha dunque accolto le istanze degli avvocati che difendono i fratelli Gulotta, Monica Genovese e Giovanni Cascioferro. Anche Gaspare Gulotta ha fatto ricorso al riesame, ma attualmente non si conosce ancora l’esito della procedura.

Eliana Gulotta risulta indagata per la falsificazione di certificati medici, che sarebbero stati utilizzati  in tribunale contro l’ex marito. Al fratello Leonardo si contesta invece di avere usato un falso certificato per giustificare l’assenza al Policlinico di Messina.

L’inchiesta dei Nas, condotta dalla Procura di Palermo, ha portato alla luce un quadro complesso, che coinvolge non solo l’ospedale universitario di Palermo ma anche docenti di atenei di Roma, Napoli e Messina. Questi hanno ricoperto le funzioni di Presidenti e Membri di commissioni nell’ambito di diversi concorsi universitari.

Gli inquirenti sostengono, infatti, che Gaspare Gulotta avrebbe influenzato l’esito delle procedure di selezione di Professori Universitari e/o Ricercatori. Si parla di un “patto dell’alternanza” con il dottor Mario Adelfio Latteri. Anche quest’ultimo risulta indagato. L’accordo portava a favorire i candidati legati a uno o all’altro complice. Il tutto grazie anche alla collusione di altri membri delle commissioni. Gulotta avrebbe anche effettuato visite private nel suo studio in nero e dichiarato falsamente la sua partecipazione ad interventi chirurgici (QUI TUTTI I DETTAGLI SULL’INCHIESTA).

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