Inchiesta “Sorella Sanità”: la Procura di Palermo ha chiesto 8 condanne

Nel maggio 2020 la Guardia di Finanza ha eseguito diversi arresti per presunte tangenti su appalti

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palazzo giustizia palermo,

La Procura di Palermo ha chiesto condanne fino a dieci anni per otto imputati nell’inchiesta “Sorella Sanità”. Si tratta delle indagini portate avanti dalla Guardia di Finanza con l’arresto di diversi soggetti nel maggio 2020 accusati di presunti giri di tangenti per appalti di oltre 600 milioni di euro nella sanità siciliana.

Per Antonio Candela, ex manager Asp Palermo e ex Commissario straordinario Emergenza Covid chiesti 10 anni, stessa richiesta per il faccendiere Giuseppe Taibbi; 9 anni e 4 mesi per Fabio Damiani, ex manager dell’Asp di Trapani. Chieste condanne pesanti anche per imprenditori e amministratori di aziende coinvolte nell’inchiesta. per Francesco Zanzi richiesti 9 anni e 4 mesi; 8 anni per l’imprenditore Roberto Satta; 7 anni per Salvatore Navarra; 5 anni e 4 mesi per Angelo Montisanti e infine 4 anni e 2 mesi per Salvatore Manganaro. Le aziende coinvolte sono Pfe, Tecnologie sanitarie e Siram.

Per Candela e Damiani, i quali hanno reso delle dichiarazioni ai pubblici ministeri, richiesto il riconoscimento di alcune attenuanti. Infine un altro imprenditore coinvolto nell’inchiesta, Ivan Turola, ha patteggiato la pena.