Il governo di Giuseppe Conte, nella “Fase 3” nella lotta al Coronavirus, si è reso protagonista dell’abbattimento di ulteriori restrizioni che affliggevano gli italiani. La più importante, tra le tante, riguarda il libero transito tra le regioni per connazionali e turisti. Un modo per incentivare il turismo nostrano facendo girare l’economia fortemente ferita dall’arrivo della malattia pandemica. “È un rischio calcolato“. Le parole del premier, durante quella conferenza stampa, erano state chiare: il rischio di contagio c’è ma non possiamo rintanarci ulteriormente in casa. Una delle criticità per l’imminente estate è, certamente, il controllo serrato dei turisti che affolleranno soprattutto il Sud Italia: alcuni, infatti, potrebbero sfuggire ai controlli mettendo a rischio la salute altrui. Dalla Sicilia arrivano due storie incredibili che dovrebbero far riflettere il mondo politico: un romeno positivo al Covid-19, ieri, è stato fermato mentre passeggiava a Ballarò mentre una famiglia, sempre dell’Est Europa, si è scoperta portatrice del virus dopo un incidente stradale: erano diretti a Palermo.
Incredibile ma vero. Una famiglia ha scoperto di aver contratto il Coronavirus dopo un incidente stradale. È successo in provincia di Arezzo: tre persone, venerdì scorso, sono rimaste coinvolte in un sinistro mentre si recavano verso Palermo, il capoluogo della Sicilia. Si tratterebbe di asintomatici che arrivavano dall’Est Europa. Una notizia, inquietante per certi versi, che va a braccetto con il fermo, al mercato Ballarò, del romeno positivo al Covid-19. Sviste, messe in conto dal governo, che potrebbero creare nuovi focolai.