Incidente in via Cruillas, ferro di cantiere scoperto perfora auto – VIDEO
Incidente autonomo lunedì sera in via Cruillas all’altezza del civico 54. Un’auto, una Lancia Delta, è finita in una sorta di pozzetto luce lasciato scoperto e non visibile dall’abitacolo anche a causa dell’assenza di illuminazione pubblica in quel tratto di strada. Secondo quanto raccontato dall’autista del mezzo, il conducente si è spostato verso destra per permettere il passaggio dei mezzi che transitavano in senso opposto.
Nel modo di fare tale manovra, l’auto sarebbe finita con una ruota in una buca da cui fuoriescono dei tubi lasciata scoperta e non visibile dall’abitacolo. Le reti che dovevano delimitare l’area di cantiere erano infatti divelte al suolo, senza nessun tipo di segnalazione visiva a corredo. Nel momento in cui ha provato a fare retromarcia, uno dei ferri di delimitazione del cantiere (finito sotto l’auto) si è alzato perforando la scocca del paraurti anteriore.
Si è reso necessario l’intervento del soccorso stradale che ha liberato l’auto dal ferro. Il veicolo ha riportato ingenti danni. Sul posto sono intervenute due pattuglie della Polizia Municipale che hanno raccolto la denuncia dell’automobilista. Si sono registrati forti rallentamenti alla circolazione considerando anche che la strada è stretta e a doppio senso.
Problemi all’illuminazione pubblica nel quartiere di Cruillas
Una strada che, al momento, sta vivendo dei disagi proprio sotto il profilo dell’illuminazione pubblica. Diversi lampioni della zona sono infatti spenti. Fatto che era stato segnalato dal consigliere di circoscrizione Giacomo Cuticchio, il quale aveva indicato alcuni disagi proprio all’area della VI Circoscrizione. “Problemi riscontrati sugli impianti di via Cruillas e traverse, danneggiati – ha scritto AMG in una nota – dai lavori di rinnovo dell’illuminazione nell’ambito del progetto Agenda Urbana. Nella maggior parte dei casi, nonostante gli interventi di manutenzione eseguiti da AMG Energia e in programma (in zona Restivo-Ausonia) i vecchi impianti non sono più ripristinabili”.
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