Proseguono gli accertamenti sull’incidente verificatosi a Roma, sulla Nomentana, il 27 gennaio intorno alle 2.30. Il bollettino del sinistro è tragico: sono cinque i ragazzi tra i 17 e i 21 anni morti nell’impatto. Uno solo il sopravvissuto, Leonardo Chiapparelli, attualmente ricoverato all’ospedale Sant’Andrea. La sua testimonianza sarà di certo utile a ricostruire quanto accaduto.
Nell’incidente hanno perso la vita Paolo Valerio, Alessio Guerrieri, Simone Ramazzotti, Flavia Troisi e Giulia Sclavo. Sono tutti morti sul colpo, ad eccezione di Giulia, che si è spenta in ospedale.
Sui loro corpi saranno eseguite le autopsie. I pm di Tivoli hanno affidato l’incarico ieri, 18 gennaio: l’esame si terrà nell’Istituto di medicina legale della Sapienza. Poi ci vorranno alcuni giorni per conoscerne gli esiti, così come per gli esami tossicologici di rito.
Leonardo Chiapparelli sta meglio perlomeno fisicamente. “Una roulette russa. Perché io? Sono sopravvissuto, non so come. Ero al centro sul sedile posteriore: i corpi dei miei amici mi hanno protetto”, ha dichiarato quando è venuto a conoscenza dell’accaduto, come riporta la Repubblica Roma.
Il papà del ragazzo, Giuseppe, ha raccontato al Messaggero i tragici momenti successivi al suo risveglio in ospedale, quando il ragazzo ha chiesto degli amici. “Abbiamo provato a dirgli che erano in altri ospedali, poi gli psicologi hanno deciso di dirgli subito la verità, in presenza dei genitori. Ha pianto. E ha smesso di chiedere“.
“Gli mancano gli amici, non me l’ha detto, ma lo conosco, capisco cosa sta passando”, aggiunge Giuseppe. “Come mi sento? Un privilegiato, non so trovare il termine… Spero queste stragi non accadano più”.