Incidente Termini: «Nessuna frenata. Chi guidava l’auto non ha visto Patrizia»

Secondo l’avvocato della famiglia, si è trattato di una gravissima disattenzione della donna che era al volante dell’auto investitrice

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Sono state rese disponibili le prime risultanze degli accertamenti sul terribile incidente costato la vita a Patrizia Rio, 4 anni, avvenuto il giorno dell’Epifania a Termini Imerese. La piccola è stata trascinata per nove metri e non c’è nessuna traccia di frenata dell’auto che l’ha travolta.

Come si legge sul Giornale di Sicilia, Ivan Palmisano, l’avvocato della famiglia, ha detto in proposito: «La donna che era alla guida della Fiat 600 non si sarebbe nemmeno accorta di avere investito la bambina. Secondo la ricostruzione, fatta in base agli elementi raccolti sul luogo dell’incidente, l’automobilista non si è fermata subito dopo l’impatto, ma ha continuato la sua corsa in discesa e si è fermata dopo le urla dei parenti a circa una ventina di metri».

Incidente di Termini: «La bambina non era sola e non ha attraversato la strada»

Quindi Patrizia non sarebbe sfuggita al controllo dei genitori e non avrebbe attraversato la strada da sola, come si era detto nell’immediatezza dei fatti. Il legale ha precisato: «La piccola si trovava con la mamma e alcuni zii sul ciglio del cancello dell’abitazione. Non era sola ma accanto ai parenti. Smentiamo categoricamente la circostanza che Patrizia fosse sola e che abbia attraversato la strada. I familiari hanno purtroppo assistito al terribile investimento».

«Adesso, avendo un quadro più chiaro, con gli elementi evidenziati dai rilievi possiamo affermare che l’unica responsabilità è a carico dell’automobilista. Toccherà agli inquirenti, ovviamente, stabilire e accertare la corretta dinamica del sinistro. I genitori non hanno compiuto alcuna negligenza ─ ha puntualizzato il legale ─, e nella vicenda sono soltanto, e restano, parte offesa». Di fatto, attualmente, l’unica a essere indagata per omicidio colposo è la donna di 51 anni che era alla guida dell’utilitaria.

Foto da Facebook

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