Incrocio viale Regione-via Perpignano, l’attraversamento pedonale illuminato solo dalle luci di Agostino – FOTO

Oggi il ragazzo della Noce avrebbe compiuto 19 anni

Agostino

Cambia tutto per non cambiare niente! Potrebbe essere questo il leitmotiv che accompagna l’incresciosa situazione dell’attraversamento pedonale di Viale della Regione Siciliana all’altezza di via Perpignano.
Ieri, giovedì 4 agosto, poco prima  della mezzanotte numerose persone si sono radunate attorno alla lapide che ricorda Agostino Cardovino, il giovane del quartiere Noce investito ed ucciso mentre percorreva l’attraversamento, la notte tra il 20 ed il 21 giugno 2020, a soli sedici anni e che proprio oggi di anni ne avrebbe compiuti 19. Palloncini, un grande numero 19, fiori, preghiere e lacrime per ricordare la vita spezzata di un giovane figlio di questa città.  

TREDICI VITTIME

Senza entrare nel merito di quanto accadde quella notte, considerato che si è già concluso il processo penale che ha visto la condanna per omicidio stradale dell’automobilista ad un anno e quattro mesi dopo la richiesta di patteggiamento, è obbligatorio analizzare la questione dell’attraversamento dopo più di due anni dalla morte di “Ago”.  Sono tredici le vittime di questo tratto di strada, 13 esseri umani strappati prematuramente all’affetto dei loro cari, 13 figli, 13 fratelli, 13 genitori, 13 zii, 13 cugini, 13 amici, che come tutti avrebbero meritato di vivere la propria vita ancora a lungo e soprattutto di concluderla diversamente.

É vero che non possiamo cambiare il nostro destino, che tutto è già scritto, per chi crede,  che Dio ha un progetto diverso per ognuno di noi e noi non possiamo fare nulla per cambiare il corso delle cose, ma sembrerebbe ai più abbastanza ovvia la pericolosità di un attraversamento che segna 13 croci sul proprio percorso e che probabilmente con  un pizzico di accortezza in più da parte di chi ha gestito la città in questi anni, si sarebbero potute evitare.

IN VIA PERPIGNANO É SEMPRE LA STESSA STORIA 

I residenti del quartiere Noce ed in particolar modo parenti ed amici di Agostino Cardovino, ancora una volta sono turbati da quanto visto ieri su viale della Regione:  “Ci riuniamo qui per ricordare Agostino anche stasera, in occasione del suo diciannovesimo compleanno, ed ogni volta è la stessa storia. Sono trascorsi 25 mesi da quando lui non c’è più, quasi 26, ed anche stasera questo tratto di strada è al buio!

É una situazione davvero assurda, paradossale, come può chi amministra la città non accorgersi di questo? Se non fosse per le luci di MediaWorld e di qualche cartellone pubblicitario, qui sarebbe buio pesto, ci sarebbero solo le luci di Agostino ad illuminare questo posto. Lo diciamo dal primo giorno che bisognerebbe prendere dei seri provvedimenti per la messa in sicurezza di questo attraversamento ed invece pur essendo trascorsi più di due anni, nulla è stato fatto.

MORTE DI AGOSTINO NON SIA VANA

Agostino non tornerà mai indietro ma non vogliamo che la sua morte sia vana – continuano – . Lui era un ragazzo con una voglia di vivere ed una vitalità incredibili, argento vivo, sempre con la battuta pronta, anima delle comitive e delle riunioni familiari, confidente per i suoi amici ed innamorato della famiglia e abbastanza maturo per la sua età. Manca a tutti maledettamente ed è impossibile non soffrire per la sua assenza. Capiamo che il nostro dolore non è il dolore di tutti, ma non vogliamo essere trattati ancora come numeri in questa città, chiediamo l’attenzione che da cittadini meritiamo.

Un messaggio a Lagalla: “Ci rivolgiamo al Sindaco, che tanta umanità ha dimostrato quando è venuto a trovarci durante la campagna elettorale. Non si dimentichi di noi, di quanto abbiamo perso in questo attraversamento, e di quanto rischiamo ogni giorno in questo tratto pericolosissimo di strada che siamo costretti a percorrere per recarci a casa, a scuola, a lavoro, al supermercato e per svolgere tutte le normali funzioni di vita quotidiana. Non possiamo e non vogliamo pensare che ancora una volta l’amministrazione comunale si dimentichi dei suoi figli”.

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