Incubo siccità, Sciacca a secco: “Non avremo acqua fino a mercoledì”

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Lo spettro della siccità spaventa sempre di più i siciliani. Mentre a Palermo dal 5 agosto verrà attuato un ulteriore taglio all’erogazione dell’acqua, la nave cisterna “Ticino” della Marina Militare italiana è giunta a dare soccorso, con 1200 metri cubi d’acqua, alle province di Agrigento e Gela.

Si tratta di territori che vivono situazioni particolarmente drammatiche. Nell’Agrigentino, nello specifico, la situazione è molto delicata: nei giorni scorsi il Comune ha dichiarato lo stato di emergenza idrica su tutto il territorio e non mancano le immagini di gente in fila, con bidoni alla mano, per fare rifornimento presso le fontane pubbliche. L’acqua scarseggia e non arriva nelle abitazioni nemmeno con regolarità: si parla di intervalli lunghi anche 15/20 giorni.

“L’acqua è arrivata lunedì con ritardo – spiega una lettrice da Sciacca -. Poi doveva arrivare giovedì scorso alle 8 e l’hanno messa invece alle 11.30. Adesso doveva arrivare oggi e per l’ennesima volta è saltato il turno. La metteranno mercoledì prossimo!”. Uno scenario preoccupante, soprattutto in giorni torridi come quelli che la Sicilia sta attraversando.

Riconosciute per la Sicilia le “condizioni di forza maggiore”

La Conferenza Stato-Regioni qualche giorno fa ha dato il via libera al riconoscimento per tutta la Sicilia delle “condizioni di forza maggiore e circostanze eccezionali” a causa della persistente siccità che colpisce l’Isola da circa un anno, una delle più gravi dell’ultimo cinquantennio. Il provvedimento era stato richiesto dal governo regionale lo scorso 17 giugno. Si attende ora solo la firma del decreto da parte del ministro della Sovranità agricola, alimentare e forestale.

Il riconoscimento delle condizioni di forza maggiore e di circostanze eccezionali dal primo luglio 2023 a maggio 2024 consentirà alle imprese agricole e zootecniche che operano su tutto il territorio siciliano di usufruire di deroghe in alcuni ambiti della Politica agricola comune, che permetterebbero di non applicare determinati vincoli a pascoli e terreni, continuare a godere di aiuti, rinviare pagamenti, sanzioni e oneri.

“Voglio ringraziare i ministri Lollobrigida e Calderoli – ha commentato il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani – per la celerità nell’approvazione dell’iter. A causa della grave emergenza idrica, che pone la Sicilia in “zona rossa” al pari di Marocco e Algeria, il mio governo è impegnato su più fronti per contrastare la mancanza d’acqua. L’intesa raggiunta ieri dimostra la concreta attenzione e sensibilità del governo nazionale per una situazione che va affrontata in maniera corale da tutte le istituzioni, comprese quelle europee”.

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