Salute e Famiglia

Indagine di Repubblica: no-vax menefreghisti, pigri e schiavi di fake news

Su oltre 53 milioni, sono più di 10 milioni gli italiani sopra i 12 anni che non hanno fatto neanche la prima dose del vaccino anti-Covid. Dall’ultimo report settimanale del governo emerge che il numero più numeroso, 3,5 milioni, è nella fascia degli over 50, che sono peraltro a più alto rischio complicanze. Mentre sono poco meno di un milione e 700mila i ragazzi tra i 12 e i 19 anni che non hanno ancora ricevuto l’iniezione. A questi vanno aggiunti più di 5 milioni di italiani nella fascia tra 20 e 49 anni, indecisi o convinti nel non voler aderire alla campagna di prevenzione. Una buona percentuale di non vaccinati è siciliana, e La Repubblica, nella edizione palermitana di oggi, pubblica una indagine dalla quale viene fuori un identikit di non vaccinati isolani.

MENEFREGHISTI, FATALISTI, SCHIAVI DELLE LEGGENDE SUL WEB

Sul quotidiano è scritto, senza mezzi termini, che tanti dubbiosi sulla sicurezza e sulla necessità del vaccino sono menefreghisti, fatalisti e schiavi delle leggende sul web: cioè disinformati e ostinati. Molti sono anche frenati dai “messaggini” su WhatsApp di amici e conoscenti. Quindi, più che No Vax ideologici, sono dubbiosi disinformati. Questo vale per i giovani e per i meno giovani. Davide Bennato, sociologo dell’Università di Catania, spiega: «Qui in Sicilia ci sono pochissimi No Vax ideologici. Sono le fake news a fare il danno maggiore. Soprattutto appaiono credibili le comunicazioni che arrivano da chi si conosce. Convincono chi è in dubbio e alimentano pure queste moderne catene di Sant’Antonio. Poi qui in Sicilia ─ coprobabilmente c’è una minore percezione del rischio di contagio, forse perché non si è vissuta come al Nord la drammaticità della prima ondata. Ciò che appare con evidenza è che i più giovani e gli anziani sono più inclini a vaccinarsi e in genere a proteggersi. Il “buco” è fra i 30 e i 50 anni».

COSTA: «PIGRI E INDECISI»

L’intervento del commissario Covid di Palermo Renato Costa non si discosta molto da quanto detto dal sociologo Bennato: «I No Vax ideologici in Sicilia sono un’assoluta minoranza. La maggior parte sono solo pigri e indecisi, e se li raggiungi con il porta a porta alla fine si vaccinano. Con le somministrazioni di prossimità abbiamo già fatto 14mila inoculazioni e abbiamo intenzione di andare avanti». Costa spiega che oltre agli “estremisti no vax”, che secondo lui sono di istruzione e condizioni economiche medio alte, vanno emergendo altre micro categorie dove i refrattari al vaccino sono più numerosi, soprattutto per paura. Ed a proposito delle somministrazioni di prossimità Costa aggiunge: «Domani inizieremo dalle donne in gravidanza e in allattamento. Continueremo con i pazienti fragili che spesso pensano di non dovere vaccinarsi perché affetti da una patologia. Mentre proprio l’essere fragili è un motivo per immunizzarsi al più presto. Infine pensiamo di creare un ufficio permanente per chi pensa di essere esentato dal vaccino e invece non lo è».

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Pippo Maniscalco