Potenzialità e debolezze dell’industria del turismo in Sicilia, con particolare attenzione alla pianificazione a medio termine, alla sinergia tra pubblica amministrazione e le imprese e alla formazione.
Argomenti che hanno animato , a Catania, un incontro con gli operatori del settore, confrontatisi su invito di Futurlab e Compagnia delle Opere Sicilia.
L’iniziativa, che si inserisce nell’ambito della Scuola di Formazione per il Bene comune, si è tenuta nella sede del SAL, Spazio Avanzamento Lavori, borgo creativo che sorge in via Indaco 23.
Il confronto, dunque, ha preso in esame i fattori essenziali per la crescita del comparto nell’isola, consentendo di tracciare un bilancio a seguito della ripresa post pandemica.
A oggi, i numeri sono altamente incoraggianti e raccontano di presenze annue pari a 16, 5 milioni.
Seppur positivo, il dato può essere ulteriormente migliorato attraverso un’efficace programmazione a medio termine e alla sinergia tra pubblica amministrazione, imprese e formazione.
Senza dimenticare la necessità di investimenti importanti finalizzati al miglioramento di strutture ricettive, servizi e infrastrutture.
A moderare i lavori, l’economista dell’Università di Catania Rosario Faraci, che ha coordinato i contributi di analisi e proposte.
Molto ricco e qualificato il parterre dei relatori: Ornella Laneri, presidente della sezione Turismo di Confindustria Catania, Toti Piscopo, amministratore unico di Logos Comunicazione e Immagine, Seby Costanzo, consigliere delegato del Consorzio Etna doc e co-fondatore delle Cantine di Nessuno.
Il tema è stato Introdotto da Giuseppe Cicala, direttore della Scuola di Formazione per il Bene comune, dopo i saluti istituzionali del presidente di Futurlab Antonio La Ferrara e di Salvatore Motta, presidente della Compagnia delle Opere Sicilia e del vice sindaco di Catania, Paolo La Greca.
L’incontro ha visto anche la presenza dell’assessore comunale con deleghe alla Pubblica Istruzione, all’ Edilizia scolastica, all’Agricoltura, al Mare e alla Pesca Andrea Guzzardi.
A conclusione, gli interventi dell’imprenditore Ezio Finocchiaro e degli studenti universitari Elena Grassia dell’associazione “We love Unict” e Costantino Ragonesi di “Nike”
Hanno seguito il seminario anche alcune classi dei licei “Nicola Spedalieri” e “Galileo Galilei”
L’incontro si è tenuto non ha caso a pochi giorni dalla conclusione della Borsa internazionale del Turismo di Milano, nel corso della quale sono stati sottolineati alcuni dati estremamente importanti per il settore in Sicilia.
Oltre 16 milioni di presenze nel 2023, il 50% delle quali di stranieri.
Il comparto alberghiero, con oltre 11 milioni 778 mila presenze, domina il panorama regionale della ricettività, ma resta assolutamente soddisfacente anche il dato dell’extra-alberghiero che, con oltre 4 milioni 680 mila presenze – di cui oltre 2 milioni 370 mila stranieri, +36,5%- registra un incremento del 13,5% sul 2022.
Il mercato straniero continua a caratterizzarsi per una forte presenza francese e tedesca, ma si assiste a una decisa avanzata di altri mercati, tra cui spiccano l’americano e il britannico, rispettivamente al terzo e quarto posto nella classifica dei Paesi di provenienza che, con 953.794 e 708.652 presenze registrano, nell’ordine, un +53,6% e un +20,7% sul dato dell’anno precedente.