Infermiera arrestata per false vaccinazioni in Fiera, Costa: “A pagare il prezzo del tradimento i cittadini”

I 47 utenti dell’hub della Fiera che, in realtà, non sono stati vaccinati saranno ora ricontattati e sottoposti a controllo dello stato immunologico. Poi si passerà alla vaccinazione

infermiera

Arresti domiciliari per l’infermiera del Civico di Palermo che, in occasione di alcuni giorni di lavoro alla Fiera del Mediterraneo, si sarebbe resa autrice di false vaccinazioni. Due casi erano già stati contestati alla donna nel mese di gennaio; tuttavia, l’esame di ulteriori immagini riprese dalla telecamere dell’hub ha portato alla luce altri 47 casi di false inoculazioni (QUI TUTTI I DETTAGLI).

Il tutto ai danni di cittadini, a quanto pare, ignari della situazione. Un tassello che si aggiunge ad una vicenda che aveva già portato, nel mese di dicembre 2021, a tre indagati per corruzione, peculato e falso (DETTAGLI QUI)

Costa: “L’infermiera non credeva nella scienza”

“Purtroppo i nuovi sviluppi delle indagini rendono questa vicenda ancora più odiosa e amara. Pensavamo fosse solo una bieca storia di soldi e interessi personali, invece dall’inchiesta emerge che questa infermiera dell’ospedale Civico, che svolgeva occasionalmente turni vaccinali alla Fiera del Mediterraneo, non credeva nella scienza e ha messo le sue idee antiscientifiche davanti al suo lavoro e alla sua missione di protezione“. A parlare così è il commissario per l’emergenza Covid a Palermo, Renato Costa.

“Il prezzo di questo tradimento lo hanno pagato tutti quei cittadini che credevano di essere vaccinati e, nostro malgrado, lo paghiamo noi che, come hub, eravamo convinti di aver reso loro un servizio”. Così ha aggiunto Costa, illustrando l’iter che ora interesserà tutti i vaccinati “per finta”.

“Sarà nostra cura ritirare tutte le loro pratiche, contattarli uno a uno, verificare il loro stato immunologico, in collaborazione con il laboratorio Cqrc, diretto dalla professoressa Francesca Di Gaudio, e vaccinarli. Ringraziamo la Digos, alla quale abbiamo fornito fin dall’inizio tutto il supporto possibile, per aver fatto luce su questa sgradevole vicenda, in modo tale da spezzare una catena di ignobili raggiri che i cittadini non meritavano e di certo nemmeno noi e la causa che stiamo servendo”.

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