“Tutti i volti del bullismo” è il titolo del libro di Fabio Davì, edito da Mondo Nuovo, dedicato al fenomeno pericolosamente in crescita.
Il racconto trae le mosse dalle esperienze dolorose vissute dall’autore, che incontrerà i lettori a Partinico venerdì 7 luglio alle 17:30, nella sede del Teatro “Lucia Gianì” in via Vincenzo Bellini 3.
La presentazione dell’opera vedrà la presenza, tra i relatori, dell’avvocato e docente Antonio Passannanti e di Luigi Lombardo, ispettore della Polizia di Stato e segretario del sindacato SIAP.
Nel libro l’autore traccia le caratteristiche di un fenomeno complesso e articolato, diffuso tra i giovani contemporanei.
Ragazzi al passo con la tecnologia ma spesso deficitari di empatia ed etica.
La narrazione di Fabio Davì coinvolge il lettore e lo rende partecipe di vicende vissute che hanno lasciato cicatrici indelebili.
Non a caso, è proprio lo stesso autore ad affermare convintamente che il bullismo non insegna, bensì segna.
Una frase che sintetizza ed evoca efficacemente un percorso di vita certamente non facile.
“Tutti i volti del bullismo” è un libro adatto a tutti, ma si rivolge con particolare attenzione alle istituzioni scolastiche e ai più giovani.
Ad arricchire l’opera, alcuni preziosi contributi: la prefazione dell’ispettore Luigi Lombardo e un capitolo che affronta gli aspetti giuridici e penali del fenomeno in Italia, a cura dell’avvocato Antonio Passannanti.
Di particolare rilievo, anche l’analisi psicologica del profilo del bullo e della sua vittima.
Per via dei contenuti veicolati e per il valore educativo che racchiude, sarebbe auspicabile che le scuole lo adottassero.
“Il libro vuole essere un aiuto a chi è fragile- afferma Fabio Davì – ma anche a chi bullizza: uno strumento per capire”.
“Ecco perchè – prosegue – invito le scuole a prenderne visione: ci sono le angosce, i dispiacere e i tormenti delle vittime, ma anche dei bulli”.
Il bullismo è raccontato dall’angolo visuale di chi lo ha subito sulla propria pelle, come l’autore.
“Ma non sono una vittima – precisa- bensì un sopravvissuto”.
“Certamente – sottolinea – non è stato facile sopravvivere a tanta cattiveria gratuita: non lo è per nessuno, ma ripeto, non si è vittime bensì sopravvissuti e protagonisti delle proprie storie”.
L’ autore racconta senza sconti l’angoscia e la pesantezza del vivere la quotidianità sotto i riflettori dei bulli con il loro carico di vessazioni e atti di violenza, fisica e psicologica.
“Ho anche pensato al suicidio – rivela – ma è stato solo un periodo buio: mia madre, per fortuna, mi ha sostenuto, scongiurando gesti estremi”.
“Oggi parlo con gli studenti, racconto la mia storia e le storie contenute nel mio libro – afferma l’autore – perchè possa essere non solo una goccia in mezzo al mare ma, con l’aiuto di tutti, un oceano d’acqua”.
“Lo dedico – conclude – alle anime fragili che lottano ogni girono, affinchè possano spiegare le proprie ali e volare liberi nell’immensa volta celeste che è la vita”.