Iniziato il processo al marito di Piera Napoli, la cantante uccisa

Ieri al via il processo per l’omicidio della cantante neomelodica uccisa dal marito in maniera efferata con decine di coltellate, Rischia l’ergastolo

Davanti alla Prima sezione della Corte d’Assise è iniziato ieri, martedì, il processo a Salvatore Baglione, il marito di Piera Napoli, la cantante neo melodica di 32 anni uccisa con decine di coltellate nella sua casa di Cruillas. L’udienza si è svolta nell’aula bunker, considerando il rilevante numero di persone che vi parteciperanno. Infatti saranno presenti gli avvocati, i familiari, e i componenti delle quattro associazioni anti-violenza che hanno chiesto di costituirsi parte civile. Così come hanno fatto i parenti della vittima, a iniziare dalle sorelle, dai genitori e dai figli minori, rappresentati da un avvocato.

DOPO IL DELITTO BAGLIONE SI È COSTITUITO

Il delitto è stato commesso il 7 febbraio di quest’anno, tra le 10 e le 11 nella casa dove Piera Napoli viveva con il marito, nonostante il matrimonio fosse avviato al fallimento. Il delitto commesso da Baglione era subito apparso un delitto efferato, con decine di coltellate. L’imputato aveva ferocemente aggredito la moglie mentre chattava, seduta sul water. La donna non aveva avuto scampo, nonostante qualche tentativo di reagire. L’uomo, subito dopo l’omicidio, aveva accompagnato i figli dai nonni. I due ragazzi di 12 e 14 anni, al momento del delitto erano nella loro stanza. Tornato a casa, aveva preparato una valigia con dentro alcuni indumenti e si era presentato alla caserma Uditore, dicendo subito ai carabinieri di avere ucciso la moglie, e rivelando ai militari anche dove si trovava il coltello.

DELITTO PREMEDITATO?

Baglione lavorava in una ditta che trasportava carne, e dal lavoro aveva portato a casa un grande coltello. Lo stesso che poi ha usato per colpire la moglie. Questa circostanza potrebbe indurre a pensare che il delitto sia stato premeditato. Un dettaglio che, se confermato, potrebbe costare all’imputato l’ergastolo. L’accusa sostiene che l’uomo ha agito con lucidità, ed ha colpito la moglie tante volte quanto è bastato per ucciderla. E dopo essersi lavato, prima di costituirsi, ha pubblicato anche alcuni post su Facebook. In uno c’era una foto di Robert De Niro, accompagnata dalla frase: “Il rispetto, gran bella parola… Peccato che non tutti ne conoscano il significato”. Poichè la sua responsabilità appare certa, il processo servirà per il riconoscimento o meno di quelle aggravanti che potrebbero pesare sulla sentenza, e quindi sulla pena che deve scontare il Baglione. La prossima udienza è prevista il 21 settembre.