INPS blocca il lavoro in nero, anche su 10€: sei sempre sotto osservazione con la nuova piattaforma
INPS ha deciso di dichiarare guerra al lavoro nero. La nuova piattaforma ha il compito di tenere tutti sotto controllo.
Il 2025 sarà l’anno in cui si contrasteranno apertamente quelle che sono le irregolarità presenti nel mondo economico italiano. Sotto la lente di ingrandimento non ci è finita solo l’evasione fiscale, ma anche il lavoro nero, altra piaga di cui spesso si parla.
Lavorare senza un regolare contratto di lavoro è illegale, ma non è solo questo che occorre considerare. Infatti in assenza di un’assunzione che sia a norma di legge mette in serio pericolo il dipendente che non può veder difesi i suoi diritti.
Questo è il motivo per cui si cerca di contrastare la pratica, ancora troppo diffusa e purtroppo anche estremamente pericolosa, di far lavorare i dipendenti senza un regolare contratto. Un utilizzo ancora molto vasto da parte di datori di lavoro che cercano un risparmio in termini di tassazione, mentre i dipendenti bisognosi di un lavoro si accontentano di condizioni non convenienti.
Inps al fine di agevolare la prevenzione di tale pratica ha lasciato una nuova piattaforma.
Una piattaforma letteralmente rivoluzionaria
L’iniziativa di cui si sta parlando risponde a una direttiva prevista dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Si cerca di andare a contrastare in maniera efficace il lavoro sommerso con l’utilizzo di strumenti a dir poco semplificati, che dovrebbero permettere al datore di lavoro di procedere in maniera semplice alla regolarizzazione dei rapporti. Una normativa che rientra in un piano molto più ampio, ovvero quello di semplificare il dovere dei datori di lavoro.
La nuova piattaforma è ormai operativa ed è stata inserita attraverso il messaggio n. 3782 del 13 novembre 2024 e il suo compito è quello di favorire l’autocorrezione da parte dei datori di lavoro che hanno persone a lavoro che non hanno una regolare assunzione. Pochi i settori che al momento saranno esclusi dal monitoraggio.
Come procedere alla regolarizzazione
Un sistema ben studiato che permette all’INPS di gestire rapidamente le situazioni di anomalia. Quella che viene messa a disposizione degli utenti è un’interfaccia piuttosto semplice da utilizzare e che permette di indirizzare il datore di lavoro verso la compilazione delle modulistica in maniera semplice. Nel caso in cui non si provveda alla regolarizzazione nel tempo indicato, si prevedono sanzioni amministrative che non possono però superare il 40% dei contributi non corrisposi.
Nel caso in cui si abbia bisogno di ulteriori informazioni a riguardo è possibile consultare il messaggio INPS n. 3782 del 13 novembre 2024. Una guida precisa sul come agire per riuscire a eliminare il lavoro in nero.