Gli studenti dell’Università di Palermo segnalano, ancora una volta, il mal funzionamento del sistema di mensa della struttura. Lo fanno attraverso segnalazioni all’Università, video sui social e post nella pagine dell’associazioni studentesche.
Per gli universitari del capoluogo siciliano il servizio è “scadente e poco variegato“, soprattutto dal punto di vista igenico-sanitario. Le foto di insetti o altro all’interno delle pietenze servite girano ormai da tempo nella chat tra studenti. La scorsa settimana i rappresentanti dell’associazione “Impronta studentesca” hanno chiesto e ottenuto un incontro con Ersu e Cot Ristorazione, l’azienda che ha vinto l’appalto e si occupa da qualche anno del servizio mensa.
Qualche giorno fa il tema è stato anche trattato dal quotidiano La Repubblica. “Già nei giorni scorsi abbiamo attivato un modulo Google per ricevere segnalazioni sulle condizioni dell’erogazione del servizio ristorazione, sia per quanto concerne la mensa che per il take away e il social food con consegna pasti – ha dichiarato Rosi Murania di Impronta studentesca – vogliamo migliorare un servizio che non può continuare a ignorare fattori di igiene fondamentali. Si tratta di un diritto a una vita studentesca decorosa“.
“Il nostro monitoraggio è al servizio dell’azienda per potere dialogare al meglio. Abbiamo condiviso le segnalazioni degli studenti circa la presenza degli insetti e abbiamo anche richiesto la dotazione di forni a microonde negli spazi comuni della residenza Santi Romano, perché mancanti o mal funzionanti”.
L’Ersu ha immediatamente risposto al disagio presentato dagli studenti e le loro segnalazioni sui social e sulla carta stampata. “I nostri servizi sono erogati secondo tutte le misure Haccp richieste per i servizi ristorativi e di preparazione dei cibi. Siamo aperti al dialogo con gli studenti”. Ci sarà un miglioramento?