Nessun “crollo” dell’installazione “Elisa” realizzata ai Quattro Canti di Palermo. Nella giornata dedicata al ricordo di Giovanni Falcone, 23 maggio, intorno alle 13 diversi passanti sono stati colti di sorpresa da un boato: il braccio si era piegato su sé stesso e si è abbattuto al suolo col danneggiamento della base. Nessun incidente, però: infatti come spiegato dalla Fondazione Falcone si tratta semplicemente di qualcosa che fa parte “dell’esibizione”, un “percorso emozionale”.
Il monumento nei giorni scorsi aveva attirato l’attenzione dei cittadini, che in realtà fin dal primo sorgere del cantiere avevano iniziato a chiedersi cosa stesse accadendo. Tra ironia e preoccupazione, era così venuto fuori che si trattava di un’installazione temporanea dell’artista vicentino Arcangelo Sassolino. L’opera è appunto dedicata ai trent’anni delle stragi di Capaci e via D’Amelio. Tuttavia, in tanti l’hanno criticato: non hanno apprezzato l’escavatore che nei giorni successivi ha fatto la sua comparsa. In particolare è reputato non adatto alla cornice che lo ospita.