La presentazione del neo assessore alle Culture, Mario Zito

Zito: «Il mio programma? Avere la capacità di sapere raccontare Palermo»

Vorrei evitare di lavorare sull’ordinario e continuare a sognare, non dimenticando ciò che è stato fatto nel bene e nel male”. Sono questi i presupposti del neo-assessore alle Culture del Comune di Palermo, Mario Zito. Quest’ultimo è subentrato ad Adham Darawsha, dopo la doccia fredda delle sue dimissioni lo scorso 10 luglio, ereditando tanti progetti in divenire e “una città in cammino”, così definita proprio dal neo assessore.

L’assessore si è insediato questa mattina, nel giorno di Santa Rosalia, con una conferenza stampa nella sala giunta di Palazzo delle Aquile, “per rimarcare il momento della città”, afferma il sindaco Leoluca Orlando.

“So che quello che mi aspetta è un compito difficileha esordito Zito – ma sono pronto a raccogliere la sfida. È stato un onore per me giurare alla vigilia del Festino e sono davvero molto emozionato”.

“La parola continuità e discontinuità con l’assessore che mi ha preceduto non esisteha puntualizzato -. Per me esiste solo il progetto città e vanno trovati elementi di continuità e discontinuità con i predecessori da inserire nel programma. Ho una mia personalità ed è giusto metterla in luce, oltre ad armonizzarsi in un progetto di città che Orlando sta portando avanti e su cui io mi sto inserendo in corsa”.

Infine un riferimento al predecessore: “L’esperienza del dottor Darawsha è un’esperienza di cui terrò conto. Mi ha anche mandato un messaggio, ma ancora non l’ho incontrato. Ci sono dei punti di criticità da riprendere, ma andremo avanti anche in questo senso. Le dimissioni? Non voglio entrare nel vissuto di una persona – commenta Zito -. Penso che in ogni caso chi offre parte della vita per un servizio è da rispettare, nella continuità ma anche nelle scelte, perché una scelta di dimissioni non la identifico come una scelta bella”.

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