Oltre 24 ore intrappolati ore all’interno dell’aeroporto Falcone Borsellino e alla fine tra continui rinvii della partenza, scarse informazioni e assistenza inesistente sono stati costretti a tornarsene a casa.
È successo tra il 19 e il 20 ottobre, dallo scalo di Palermo dovevano imbarcarsi in un volo diretto a Lourdes. Una coppia di pellegrini ha raccontato la disavventura, vissuta assieme ai compagni di viaggio, tra cui anche alcune persone disabili e bambini, in una lunga lettera inviata al sindaco di Trapani Giacomo Tranchida in cui si rivolgono alla Regione siciliana, al ministero dei Trasporti e alla Gesap, la società di gestione dello scalo, chiedendo risposte e chiarimenti sull’accaduto.
I passeggeri si erano presentati in aeroporto giorno 19 per prendere il volo della compagnia Volotea delle 22.55, ma in quelle ore nello scalo i disagi erano enormi per via del nubifragio che aveva allagato alcune aree e di un blackout che ha mandato in tilt il sistema.
“Nessun ci aveva informato”, racconta la coppia, come riporta il Giornale di Sicilia. Senza informazioni precise, costretti a dormire in aeroporto e a subire innumerevoli spostamenti di orari del volo per Lourdes alcuni pellegrini hanno chiesto l’intervento della polizia. E alla fine hanno dovuto rinunciare alla partenza, saranno rimborsati ma il sindaco di Trapani adesso chiede conto alla società di gestione dell’aeroporto.