Si contano i morti, ma pesano tanto le cifre dell’abusivismo. Fra il 1985 e il 2003, in occasione dei tre provvedimenti di clemenza a carattere nazionale, sono state presentate ventisettemila richieste di condono. E di queste ben 3.506 nel territorio di Casamicciola, epicentro del disastro di queste ore. Non basta, perché come ha ricostruito Legambiente, dopo il terremoto del 2017 il governo Conte ha inserito un altro condono nel testo di un decreto legato al Ponte di Genova. E sono arrivate altre mille domande di sanatoria. In pratica, semplificando ma non troppo, si può calcolare che mezza Ischia, un’isola di 60mila abitanti, sia abusiva.
Nella zona maledetta di via Celario cancellata dal fango, dove i soccorritori hanno concentrato i loro sforzi, e dove hanno estratto già due corpi, è stata recuperata la salma di una quinta vittima della frana. Nella stessa zona sono state individuati altri due corpi, ma non è stato ancora possibile liberarli dal fango. I cani ‘molecolari’ hanno rintracciato probabilmente anche l’ottava vittima di cui adesso i soccorritori conoscono la posizione.Tra le vittime accertate anche un neonato di 22 giorni. Il corpicino del bimbo è stato recuperato all’interno di un’abitazione di soccorritori con non poche difficoltà. C’anche una bimba di 5-6 anni. La piccola indossava una pigiamino rosa. Il suo corpo è stato trovato in una camera da letto, sotto un materasso, di una casa travolta dalla frana. Ieri, sotto un metro e mezzo di fango, era stato ritrovato il corpo di Eleonora Sirabella, di 31 anni.
Tra le cinque persone ancora disperse a Casamicciola Terme ci sono tre appartenenti allo stesso nucleo familiare, padre, madre e figlio. Lo ha spiegato il prefetto di Napoli Claudio Palomba nel corso di un punto stampa al termine della riunione del centro coordinamento soccorsi in prefettura. Della stessa famiglia facevano parte altri due figli, inizialmente dispersi e che oggi sono stati trovati senza vita dai soccorritori, tra questi un neonato di appena 22 giorni.
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