Il culto di Iside in Sicilia, seminario on line dedicato all’antica dea egizia

L’iniziativa porta la firma della Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Catania. L’incontro si inserisce in un più vasto progetto avviato nel mese di ottobre dal Centro Studi di Egittologia e Civiltà Copta “Jean François Champollion”

Malgrado le restrizioni e i divieti imposti per arginare l’avanzata del Coronavirus, la cultura non si ferma e cerca, semmai, di utilizzare tutte le opportunità messe a disposizione dalla tecnologia a servizio di eventi e iniziative di rilievo. 

Il 6 novembre alle 17:30 in diretta dalla pagina facebook della Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Catania si terrà la conferenza dal titolo “Il culto di Iside della Sicilia orientale. Archeologia di un culto faraonico in età tolemaica e romana”  che vede in qualità di relatore l’egittologo Giacomo Cavillier

Il seminario è dedicato al mito dell’antica dea egizia – tradizionalmente rappresentata quale altruista, generosa, madre, moglie e protettrice – e ai rapporti tra l’Egitto e la Sicilia orientale in epoca tolemaica e romana

LE ORIGINI DEL PERCORSO

Durante l’incontro, sarà fornito un quadro analitico aggiornato sul fenomeno nella parte orientale dell’ isola, anche in epoche successive. Ciò per far luce, così, sulle motivazioni e sul significato dell’apporto religioso e delle sue conseguenze sul mito e le credenze moderne. Il percorso prende il via dalle origini della devozione alla dea nell’Egitto dei faraoni. Ciò avviene attraverso la lettura di passi in geroglifico e immagini tratte dalle principali opere della letteratura funeraria e dell’architettura templare. 

Un percorso che è alla base del progetto di ricerca denominato “Iside, archeologia, storia e antichità”. Esso è stato avviato nel mese di ottobre dell’anno in corso dal Centro Studi di Egittolgia e Civiltà Copta “Jean François Champollion”. Ha sedi a Genova, Il Cairo e Luxor, ed è in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Catania. 

L’introduzione dei lavori e il coordinamento della conferenza sono affidati alla soprintendente Rosalba Panvini. 

“Anche in questo momento di difficoltà  – sottolinea in sintesi l’assessore dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Alberto Samonà – per tutti noi è importante lanciare un segnale di ottimismo e continuità”.

Il culto di Iside, che incarna il concetto di maternità e magia protettiva in epoca faraonica, si diffuse in tutto il Mediterraneo orientale dall’età saitica. Divenne quindi popolarissimo nella Sicilia orientale a partire dalla nascita della dinastia tolemaica e con la successiva espansione dell’impero romano.  Ancora oggi, a Catania, Siracusa, Taormina e Messina esistono, come è noto, testimonianze che ne confermano l’ampia diffusione e le relative pratiche rituali”.

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