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Israele, massacro al rave party vicino la striscia di Gaza: morti almeno 260 ragazzi

All’alba del 7 ottobre, al rave party organizzato per  il Nova Music Festival, il Tribe of Nova, evento di musica elettronica del genere trance, la musica elettronica martellava nel deserto. Centinaia di ragazze e ragazzi ballano scatenati, felici e ignari del terribile destino che li attendeva: la morte, per almeno 260 di loro.

Mentre il rave era in corso, sono arrivati dal cielo parapendii guidati dai miliziani di Hamas armati fino ai denti e contemporaneamente, sulla spianata della festa, sono piombati decine di uomini armati. C’è chi afferma di aver visto almeno 50 miliziani. Nessuno dei ragazzi ha fatto in tempo a capire, è stato come una tragica riedizione del Bataclan. Ovunque colpi a raffica, e si è scatenata la fuga di massa verso le auto. Ma per tanti non c’è stato scampo: i terroristi sparavano “contro chiunque”, senza pietà. Al Nova Music Festival è stato un massacro. “Ho visto almeno 200 cadaveri sul posto”, ha racconta un paramedico israeliano, Yaniv, miracolosamente sopravvissuto alla strage. “E’ stato un massacro, non ho mai visto nulla di simile in vita mia”, ha aggiunto sconvolto

Gli orrori del rave party. Morti, feriti, ostaggi

Un’altra ragazza sopravvissuta, Esther, era riuscita ad arrivare incolume alla propria auto, ma una volta partita nel caos è stata tamponata. E’ saltata a bordo di un’altra macchina guidata da un ragazzo. Ma un istante dopo  il giovane alla guida si è accasciato, colpito a morte da un proiettile. Esther si è finta morta accanto al cadavere del suo salvatore per ore, fino all’arrivo dei soldati. Un altro giovane di nome Ortel, invece,  ha strisciato in un aranceto “con le pallottole che mi fischiavano sopra la testa”, e un altro ha continuato a correre senza sosta, “gli alberi erano pochi, ci davano la caccia uno per uno tra i rovi, c’erano morti ovunque”, ha poi raccontato.

Bilanci ufficiali ancora non ci sono, al rave party “c’erano almeno tremila persone”. Il numero dei morti è incerto, come quello dei feriti e di quelli presi in ostaggio. Tra questi ultimi c’è Noa, una ragazza sequestrata e portata via in motocicletta mentre chiamava disperata il fidanzato anche lui preso in ostaggio. C’è  anche Shani, la giovane tedesca sparita al rave poi mostrata dai miliziani di Hamas a bordo di un pickup come fosse un trofeo, incosciente e seminuda. Adesso sui social è un diluvio di appelli, di foto di ragazze e ragazzi che ancora mancano all’appello e che familiari e amici sperano di poter ritrovare.

Foto frame  video SktTg24

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Redazione PL