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Israele risponde all’attacco dell’Iran, colpita una base aerea militare: “Abbiamo lanciato un segnale”

Israele ha lanciato un attacco contro l’Iran nel giorno del compleanno della Guida suprema Ali Khamenei. Nella notte sono state segnalate esplosioni nei pressi di Esfahan, dove è stata colpita una base aerea militare. Gli Usa hanno confermato l’attacco e fatto sapere di non aver autorizzato Tel Aviv. Dal canto suo Israele aveva preavvisato gli Stati Uniti dell’imminente raid, assicurando però che non avrebbe colpito i siti nucleari.

Israele-Iran, un attacco “limitato”

L’Aiea non registra effettivamente alcun danno agli impianti nucleari iraniani dopo il raid israeliano. L’attacco “limitato”, secondo una fonte israeliana al Washington Post, costituirebbe “un segnale all’Iran che Israele ha la capacità di colpire all’interno del Paese”.

Secondo quanto scrive l’agenzia iraniana Tasnim, non si sarebbero verificate grandi esplosioni a Esfahan e solo alcuni vetri delle finestre degli edifici governativi sono stati rotti dopo gli attacchi di droni nei pressi del luogo in cui si trova l’aeroporto e l’ottava divisione dell’aeronautica militare. In seguito al rumore delle esplosioni a Tabriz, i media statali iraniani hanno riferito che il suono era legato alla difesa aerea dopo che “un oggetto non identificato” è stato visto volare sopra la città.

Un alto funzionario iraniano ha affermato che Teheran non prevede una ritorsione immediata dopo l’azione militare di Israele. Lo riporta l’agenzia russa Tass. L’Iran, che aveva chiuso per precauzione lo spazio aereo, adesso lo ha riaperto. Secondo gli analisti, l’attacco israeliano ha rispettato le sollecitazioni di Usa e alleati per non aumentare la tensione nella regione.

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Redazione PL