Israele: terza dose protegge 4 volte di più da contagi, e 10 da casi gravi

In Israele hanno verificato un calo di copertura del vaccino dopo 8-9 mesi. E sono partiti con la terza dose per gli over 60, con effetti molto significativi

Mentre in Italia ancora si discute sulla opportunità della terza dose, altrove si va avanti e si procede. I nostri esperti ancora si stanno confrontando, stanno decidendo sui tempi, e magari aspettano di completare le prime due dosi. Invece a Israele già sono partiti. C’è da dire che da quelle parti le vaccinazioni sono iniziate prima che da noi; e così hanno potuto osservare che dopo 8-9 mesi dalle prime somministrazioni avviene un calo della copertura dei vaccini contro il Coronavirus. Per questo motivo nei giorni scorsi, hanno iniziato una massiccia campagna di vaccinazione con la terza dose agli over 60. Negli Usa stanno valutando la stessa decisione, e si attende a ore una decisione per iniziare a somministrare la terza dose agli immunodepressi. 

GLI EFFETTI POSITIVI DELLA LA TERZA DOSE

Rispetto ai soggetti che hanno fatto solo due dosi, in Israele la terza somministrazione di vaccino agli over 60 ha determinato «miglioramenti significativi». Nella protezione dall’infezione da Covid che nell’aggravarsi della malattia. Lo rivelano i dati pubblicati dal ministero della Sanità, estratti da uno studio più ampio. In parte sono risultati già diffusi la settimana scorsa dalla maggiore delle casse mutue del Paese, la Maccabi, che ha preso parte alla campagna per la terza vaccinazione. In base ai numeri, comprese le statistiche dell‘Istituto Gertner e del Ki, tra le persone over 60 ed oltre, la protezione contro l’infezione a 10 giorni dalla terza dose è stata di 4 volte più alta rispetto a chi aveva fatto due dosi. Inoltre, la stessa ha consentito una protezione 10 volte maggiore contro la malattia grave e l’ospedalizzazione rispetto a chi si era sottoposto solo alla doppia inoculazione.