Israele, con il 49% di vaccinati, riparte: tutto aperto con il “Green Pass”

Israele allenta il lockdown grazie alla campagna di vaccinazione che ha già raggiunto metà della popolazione. Il ritorno alla normalità è possibile per chi ha ottenuto il Green Pass

La campagna di vaccinazione messa in campo da Israele ha già raggiunto metà della popolazione, sta dando i suoi frutti, e le restrizioni vengono allentate. C’è una luce in fondo al tunnel della pandemia. È quella che iniziano a intravvedere gli israeliani, nel paese con il più alto tasso di vaccinazione al mondo. In Israele su 500mila persone che hanno ricevuto 2 dosi, si sono avuti zero morti e 4 casi gravi. Il lockdown, grazie proprio ai vaccini si sta affievolendo, dopo che il 27 dicembre era entrato nel suo terzo blocco a seguito di una recrudescenza del virus.

PFIZER EFFICADE AL 98% HA RAGGIUNTO IL 49% DELLA POPOLAZIONE

Il vaccino Pfizer/BioNtech è efficace al 98% nel prevenire febbre o problemi respiratori e al 98,9% nel prevenire ricoveri e decessi. Ed a Israele ha raggiunto più del 49% dei cittadini, che hanno ricevuto almeno una dose. E visto questo andamento positivo, i negozi, le biblioteche e i musei israeliani possono riaprire, mantenendo comunque le misure di distanziamento e la mascherina. Con un tweet, il ministro della sanità Yuli Edelstein ha annunciato che oltre 3,2 milioni di persone, vaccinate e in convalescenza, potranno adesso godere di luoghi d’incontro e cultura. Ma solo se in possesso del “Green Pass”, il certificato del ministero che in Israele attesta l’avvenuta vaccinazione.

TUTTO APERTO CON IL “GREEN PASS”

Infatti la frequentazione degli spazi che stanno riaprendo è consentita solo a chi è in possesso del certificato che attesti l’avvenuta vaccinazione. Cioè i ’innovativo “Green Pass”, che viene rilasciato a coloro che hanno ricevuto entrambe le dosi del vaccino Pfizer da oltre una settimana. O che si sono ripresi dal Covid-19, sviluppando una plausibile immunità. Quindi possono ottenere questo certificato rilasciato direttamente dal ministero della salute anche le persone che sono guarite dal virus, e non sono attualmente idonee per il vaccino. È scaricabile con un’applicazione ed è valido per sei mesi. Per chi dispone del “Green Pass” riaprono pertanto non solo i centri commerciali ma anche attrazioni turistiche come gli zoo, oltre a palestre, alberghi e sinagoghe.