Istituto Pecoraro, guasto alla caldaia: la replica del Dirigente Scolastico

Il problema, secondo il Dirigente scolastico, deve essere risolto dal Comune

pecoraro preside caldaia rotta

Nella giornata di ieri avevamo segnalato un disservizio all’impianto di riscaldamento dell’Istituto scolastico “Antonino Pecoraro” a Palermo. A causa di questo problema gli alunni, già costretti a stare con la finestra aperta a causa delle normative anti-covid, sono obbligati a seguire le lezioni in condizioni climatiche troppo rigide. A seguito delle dichiarazioni rilasciate dai genitori degli alunni della scuola, abbiamo ricevuto una replica da parte del dirigente d’Istituto, Margherita Francomano, che riportiamo di seguito:

Premetto che l’istituto Antonino Pecoraro è dotato di due impianti distinti e separati per il riscaldamento. Il primo a servizio della palestra coperta, mentre il secondo delle 30 aule ordinarie. Inoltre, la gestione degli impianti termici, dalla manutenzione ordinaria e straordinaria, dei compiti di accensione e di spegnimento stagionale, è a totale carico dell’ente locale proprietario dell’immobile, ovvero il Comune di Palermo, attraverso l’azienda municipalizzata AMG e la ripartizione manutenzioni presso il polo tecnico. Ciò detto, ne deriva che anche il solo accesso al vano tecnico in cui si trovano allocate le caldaie non è consentito al personale della scuola, in quanto non abilitato. La scuola, in quanto conduttore, detiene solo le chiavi messe a disposizione degli organi preposti alla manutenzione AMG o agli interventi di verifica o ispezione periodica.

IL GUASTO PERSISTE DAL 7 DICEMBRE

Per quel che attiene la descrizione dei fatti, – prosegue la Preside – si precisa che l’azienda del gas provvedeva il giorno 7 dicembre all’accensione dei due impianti di cui la scuola è dotata. Nella stessa data veniva riscontrato il mancato funzionamento della caldaia a servizio delle aule, attribuito, a detta delle maestranze intervenute, all’ossidazione del bruciatore della caldaia. Il tutto dovuto, verosimilmente, alla copiosa infiltrazione di acqua piovana, probabilmente a causa del nubifragio del 15 luglio 2020. Lo scrivente ufficio, dopo aver inutilmente atteso un’annunciata visita dei periti elettrici dell’azienda del gas, interveniva non solo tramite il numero verde messo a disposizione delle scuole, ma anche presso gli uffici tecnici dell’azienda del gas, per sollecitare la risoluzione del problema.

UN BRUCIATORE NON ANCORA SOSTITUITO

Dopo diversi tentativi, – precisa la nota del Dirigente Scolastico – riuscivamo ad avere più dettagliate informazioni solo prima dell’inizio delle vacanze natalizie. Apprendevamo che, trattandosi del bruciatore, sarebbe stata opportuna la sua sostituzione. Gli oneri per l’acquisto del pezzo sarebbero spettati alla ripartizione deputata alla manutenzione degli edifici scolastici del Comune di Palermo, in quanto proprietaria dell’impianto. Lo scrivente ufficio prontamente si adoperava per segnalare il perdurare del disagio presso l’ufficio manutenzioni, constatando, con grande disappunto, un rimpallo di responsabilità e competenza tra i dirigenti del polo tecnico del Comune e quelli dell’azienda del gas.

Da allora, ovvero i primi di gennaio, e fino ad oggi, lo scrivente ufficio, oltre a tenere costantemente informato il Consiglio d’Istituto, si adoperava con costanza, non solo per iscritto ma anche attraverso contatti diretti, per vedere risolta l’annosa questione, ben consapevole del disagio vissuto dalla popolazione scolastica.

L’ISTITUTO NON HA RESPONSABILITÀ

Bene dicono a questo proposito i genitori, – afferma Margherita Francomano non è costume della mia persona disattendere ai miei doveri. Se fosse stata nella mia possibilità intervenire con le risorse, pur molto esigue, che il Comune di Palermo mette a disposizione dei dirigenti scolastici per gli interventi di manutenzione ordinaria o agire con autonomia di gestione e di spesa per l’attivazione di appalti per manutenzione degli impianti, probabilmente il problema sarebbe stato risolto. Purtroppo questa facoltà non mi è data esercitare. Così come non è nel potere del Dirigente disporre lo spegnimento dell’impianto termico a servizio della palestra e degli uffici amministrativi, accesi per legge sino alla data stabilita.

Siano, quindi, gli uffici tecnici comunali, – conclude la Preside dell’Istituto Pecoraro – l’assessore con delega alla manutenzione degli immobili comunali, delle scuole e ai rapporti funzionali con AMG energia, quello con delega al funzionamento dei servizi educativi alla scuola e il signor Sindaco a trovare una rapida soluzione, consistente nell’acquisto di un bruciatore per accendere la caldaia della scuola.

GENITORI E PRESIDE UNITI PER ANDARE IN FONDO AL PROBLEMA

Sulla scia delle dichiarazioni della Preside, i genitori degli alunni della Pecoraro, intervistati da Palermo Live, propongono un’azione che si auspica possa essere risolutiva. “Vogliamo fare fronte comune con la Preside per andare a fondo del problema e risolverlo una volta per tutte. Vogliamo capire di chi è la responsabilità per poterci dialogare, che sia l’assessore alla scuola La Galla o il sindaco Leoluca Orlando. A chi sostiene che quello dei riscaldamenti è uno dei problemi annosi tipici di un pò tutte le scuole della nostra città, rispondiamo che ciò non significa accettarlo passivamente. Tanto meno sono corretti i commenti di chi, in maniera ironica, afferma che tanto a Palermo le giornate di inverno rigido si contano sulle dita di una mano. Non si può accettare una situazione del genere e per questo faremo di tutto affinchè venga risolta il prima possibile”.