“Ita”, Covisian gestirà il call center: lavoro a rischio per 621 persone

Oltre seicento persone in Sicilia, di cui 570 a Palermo, attendono ancora risposta in merito all’applicazione della “clausola sociale”

ita call center almaviva

In data odierna “ITA” ha assegnato alla società milanese”Covisian” l’appalto per la gestione del servizio di assistenza clienti dell’ex Alitalia. Così, i dipendenti del call center Almaviva, già in attesa di una risposta sull’applicazione della clausola sociale che manterrebbe saldo il loro posto di lavoro, tornano a chiedere chiarezza sulla situazione. Lo fanno attraverso una lettera indirizzata al ministro dello Sviluppo Economico Giorgetti, al ministro del Lavoro Orlando, nonché ai vertici di Ita e Covisian.

Come abbiamo avuto modo di scrivere il bando, nonostante le rassicurazioni pervenute a mezzo stampa da ITA, non prevede l’applicazione della clausola sociale a favore delle 621 persone che oggi gestiscono il servizio per Alitalia – Affermano le Segreterie Nazionali SLC, GGIL, FISTEL CISL e UILCOM UIL -. Nel ribadire l‘inammissibilità di questa decisione, e volendo comunque dar fede a quanto dichiarato dalla società ITA, con la presente siamo a richiedere la convocazione di un tavolo congiunto nel quale poter iniziare il confronto che dia a questi lavoratori, tutti con una esperienza pluriennale inestimabile, la certezza di veder applicato il loro diritto alla continuità occupazionale.

Non può sfuggire a nessuno che la partenza del servizio di ITA in assenza di qualsiasi segnale di dialogo – conclude il comunicato – costituisce un elemento di grande preoccupazione e disagio che, se non considerato, può facilmente portare la situazione a degenerare. Nella certezza che tutte le parti siano consapevoli della delicatezza del momento attendiamo una celere convocazione.

“PER LA NUOVA COMPAGNIA É UN PESSIMO INIZIO”

Stupisce che Ita, nei comunicati ufficiali per annunciare oggi pomeriggio il nuovo fornitore del servizio per la gestione dell’assistenza clienti, non abbia fatto cenno alle salvaguardie occupazionali previste dalla nostra legislazione. – Dichiarano il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, e l’assessora al Lavoro, Giovanna Marano.Siamo desiderosi di capire se la professionalità finora garantita dalle centinaia di lavoratrici e lavoratori Almaviva di Palermo venga contrapposta a quella del personale di Alitalia in amministrazione straordinaria. Chiediamo al ministro del Lavoro, Andrea Orlando, di prendere in mano questa grave e delicatissima situazione e gli chiediamo che sia prioritariamente esercitata la clausola di salvaguardia occupazionale”.

 “Per la nuova compagnia ITA è un pessimo inizio, a maggior ragione se si pensa che nasce grazie ai fondi stanziati dallo Stato. – Affermano i consiglieri comunali Igor Gelarda e Marianna Caronia-. Non è pensabile che il primo passo della nuova società sia quello di costringere alla disoccupazione 500 lavoratori e lavoratrici palermitani. Per questo chiediamo che il Governo nazionale e quello regionale si attivino subito per l’applicazione delle clausole sociali, previste da una legge nazionale nata proprio a seguito di situazioni analoghe che hanno coinvolto il settore dei call center”.

Nell’indifferenza generale, oltre 500 posti di lavoro sono a fortissimo rischio. – Afferma il presidente della commissione Antimafia della Regione Siciliana, Claudio Fava. -. Si tratta dei lavoratori Almaviva che fornivano il servizio clienti per Alitalia e su cui non una parola è stata spesa dal nuovo vettore Ita. È fondamentale che i Governi nazionale e regionale si attivino immediatamente per il rispetto della clausola sociale e il passaggio nella società vincitrice del servizio di assistenza. Occorre evitare una beffa atroce per i lavoratori e le lavoratrici cha hanno già pagato un prezzo altissimo con continue rinunce e sacrifici e che oggi rischiano di essere dimenticati”.