In Italia il coronavirus non uccide allo stesso modo

La letalità dell’infezione da coronavirus, si attesta al 3,5% a livello nazionale. Ci sono notevoli variazioni da regione a regione

Coronavirus

Il coronavirus non sta uccidendo allo stesso modo in tutta Italia. A disegnare la mappa della letalità da coronavirus nel nostro Paese è un’analisi elaborata dall’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni italiane dell’Università Cattolica di Roma, direttore Walter Ricciardi e direttore scientifico Alessandro Solipaca. È stata effettuata sulle informazioni attualmente disponibili relative agli ultimi 2 mesi in Italia e su quelle raccolte dall’esordio della crisi sanitaria in Europa.

IN ITALIA 65.011 DECESSI

Come riporta ‘Adnkronos‘, nell’analisi si legge che, dall’inizio della pandemia al 14 dicembre, in Italia si sono registrati 65.011 decessi da Covid-19. Il 36,7% in Lombardia, l’11% in Piemonte e il 10,2% in Emilia Romagna. Il rapporto tra decessi e contagi, quindi la letalità dell’infezione da coronavirus, si attesta al 3,5% a livello nazionale. La Lombardia è la Regione d’Italia che sperimenta il valore più elevato tra tutte le Regioni con il 5,4%.Il dato più basso sulla letalità dell’infezione da coronavirus, in Italia, è quello della Campania, 1,3%.

LIVELLI DI MORTALITÀ

Gli esperti hanno evidenziato che la prima ondata epidemica aveva interessato sostanzialmente solo il Centro-Nord dell’Italia. Invece la seconda si è sviluppata su tutto il territorio nazionale, continuando tuttavia a mostrare significative differenze tra Regioni, soprattutto rispetto al numero di decessi. In particolare, facendo riferimento al periodo 12 ottobre-6 dicembre, si osserva che i livelli di mortalità nelle diverse Regioni variano sensibilmente pur a parità di prevalenza dei contagi e indipendentemente dall’età della popolazione residente.

ETÀ MEDIA

Secondo i dati pubblicati dall’Istituto Superiore di Sanità, aggiornati al 2 dicembre 2020, l’età media dei pazienti Covid-positivi deceduti è pari a 80 anni. Questo dato, a partire dalla terza settimana di febbraio, è andato aumentando fino a raggiungere gli 85 anni nella prima settimana di luglio. Poi, dal mese di settembre, è calato leggermente sotto gli 80 anni .